La Madonnina di Civitavecchia, oggi.

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Non è affatto un caso che inserisco in questo sito la faccenda della famosa Madonnina delle lacrime di Civitavecchia. Non è un solo fatto geografico per me che abito a Roma e che sono andato a trovarla varie volte in segno di devozione e sincera preghiera. Ne parlerò man mano che il racconto si snocciolerà. Riporto qui il racconto del 1995 dalla voce dello stesso Fabio Gregori: “Usciti dal lavoro, Annamaria ed io abbiamo preso i bambini per andare alla Messa delle 16:00. Avanti alla Chiesa abbiamo appreso che don Pablo aveva deciso di ritardarla di mezzora. I presenti hanno cominciato a recitare il Rosario. Annamaria s’è fermata. Io ho deciso di tornare a casa per dare la merenda a Davide e Jessica. Siamo arrivati che saranno state le 16:10. Come al solito, passando davanti alla nicchia ho fatto il segno della croce. Tempo dieci minuti, non di più, e siamo usciti. Sono ripassato davanti alla Madonnina ed ero quasi a metà del vialetto. Tenevo Davide in braccio. Jessica mi seguiva. Anche lei aveva già superato la nicchia quando ad un tratto s’è fermata ed è tornata indietro, rimanendo imbambolata davanti alla statua. Mentre mi accingevo a sistemare Davide sul seggiolino dell’automobile ho sentito Jessica gridare: “Papà, la Madonnina piange”. Sbrigati, le ho risposto, altrimenti facciamo tardi. Lei non si è mossa. “Corri, corri, c’è sangue”. Mi son messo paura. Ho finito di assicurare Davide e sono tornato indietro. Jessica poteva essersi punta con delle rose. Non pensavo certamente che la Madonnina stesse piangendo. Ho guardato le mani di mia figlia. Niente. Poi ho rivolto lo sguardo alla statua… La prima lacrima è uscita dall’occhio destro. Quando ho fissato la Madonnina, s’era già fermata a metà guancia. Ho invece visto nitidamente muoversi la lacrima uscita dall’occhio sinistro: scendeva molto lentamente dal mento, giù giù, fino al petto. Mi son detto: forse si tratta di un’illusione. Ho toccato il liquido con un dito, sporcandomi. Ho sentito un brivido strano e ho avvertito un forte calore in me. Mi sono spaventato, ho afferrato Jessica , mi sono precipitato alla macchina e a folle velocità ho raggiunto la Chiesa. La messa era già incominciata. Chi mi ha visto entrare è rimasto colpito dal mio pallore. Piangevo. Ne ho parlato subito con mia moglie. Temevo di aver peccato toccando la statua. La gente ha pensato a un incidente: io, così sconvolto; Jessica che continuava a ripetere: “c’è sangue sul viso”. Terminata la celebrazione, ho voluto confessarmi da don Pablo, che ci ha seguiti a casa nostra. “Non toccate , non dite niente a nessuno”, ha detto allontanandosi. E’ ritornato più tardi con un’altra persona. Abbiamo fatto delle ipotesi: uno scherzo, l’opera di un pittore”.
Uno o due mesi prima della lacrimazione, la sorella del Monsignor Grillo, Vescovo di Civitavecchia, fece un sogno. Era impegnata nelle faccende domestiche e improvvisamente appare la Vergine luminosissima. Sorride e la prende per mano dicendole: “Seguimi, vieni con me”. La Madonna la conduce nella cappella dove il Vescovo celebra la funzione quotidiana e, giunta davanti all’altare, prende dal Tabernacolo il Calice, si inginocchia guardando il calice e dice: «Vedi, questo è il sangue di mio figlio, morto in croce per redimere l’uomo! E’ sangue vero e unico». Quindi sparisce avvolta da una luce soprannaturale.
Non di uno scherzo si trattava perché la statuetta pianse sangue risultato umano dal 2 febbraio al 15 marzo 1995 ed anche nelle mani del Vescovo. Né vi erano macchinari strani al suo interno per provocare la lacrimazione. Io (autore dell’articolo) mi trovavo a Milano per lavoro: c’era la concreta possibilità di un trasferimento per un nuovo lavoro. In albergo, guardando la tv nella mia stanza, seppi dell’avvenimento e vidi la coda di persone che andavano a visitare la statuina nel giardino dell’abitazione del Gregori. Rimasi colpito dalla faccenda, del resto queste cose mi hanno sempre interessato. Tornato a Roma, l’occasione lavorativa non andò a buon fine, cercai di informarmi maggiormente sulla vicenda e trovai degli articoli sul quotidiano. Rimasi turbato nel sapere che nelle date della lacrimazione, vi erano delle strane coincidenze: 2 febbraio 1968 nascita di mia sorella, 16 marzo 1964 nascita mia. 15 marzo nascita di mio nonno, 3 febbraio nascita di mia nonna. Civitavecchia era il luogo dove trascorsi i primi giorni del mio servizio militare, in frazione Aurelia, stessa del Pantano. Inoltre la chiesa era dedicata a S.Agostino che si chiamava anche Aurelio, come me e mio nonno. Decisi quindi di dare la personale devozione alla statuina e mi determinai per la visita di saluto alla Madonnina. Riuscii ad andare nel periodo successivo alla “scarcerazione” della Madonnina da parte della Magistratura, la quale aveva analizzato il sangue. Doveva essere quindi il giugno o il luglio del 1995. Quando arrivai da solo sul posto, vidi bene che le lacrime erano state praticamente tutte asportate. Essendo davanti a Lei, che non era ancora nell’attuale teca, allora nemmeno in costruzione, vidi ferma nell’occhio, mi pare destro, una perla di sangue di un rosso intenso: credo che fosse uscita in quel momento, la Madonnina aveva pianto davanti a me! Non so perché, forse perché ero in stato di shock, ma non avvisai nessuno. La memoria mi è tornata di recente e mi sono accorto della presenza di una suora alla mia sinistra che aveva visto, insieme a me, l’evento miracoloso. Avevo assimilato la cosa come “normale” visto che si trattava della Madonnina delle lacrime. Non potei che avvertire, soltanto in seconda battuta, quando mi ero reso conto del tutto, il parroco don Pablo che avrà sentito la testimonianza di altre persone sicuramente e forse lui stesso se ne accorse. Mi chiese un rapporto che gli avevo mandato per posta.

Molto si è detto sul significato di questa lacrimazione. Non è sfuggito il senso di Civitavecchia come porto di Roma, come accesso alla Capitale, dal mare. Ed è stato detto, da Vittorio Messori del Corriere della Sera, che la statuetta era stata presa a Medjugorje e rappresenta quella apparizione e, quindi, la lacrimazione avrebbe potuto essere il segno promesso dalla Madonna ai veggenti bosniaci. Un segno davvero convincente e soprannaturale. Secondo alcuni mistici tale segno potrebbe essere l’annuncio dell’inizio della fine. Comunque la lacrimazione di sangue è un segno tragico e in quel periodo piansero varie statue in tutta Italia. Quale che sia il significato, la vicenda della Madonnina delle lacrime di Civitavecchia rimane un segno per noi della presenza del Divino nella nostra vita.

Ciò che spaventa, è il fatto che sia la parrocchia, che il Vaticano, negano questa ennesima lacrimazione del giugno 1995. La Madonnina, poi, era apparsa alla figlia di Gregori, lasciandole messaggi. Fra di essi, la promessa di un’altra lacrimazione, dopo quella del 15 marzo 1995. La Madonna, come in altre apparizioni, ha messo inoltre in guardia, sul pericolo di una guerra nucleare. Intanto il Vescovo Monsignor Grillo, della parrocchia di Civitavecchia, che dapprima voleva distruggere la statuina, non avendo creduto, e che si era ricreduto, avendo la statuina lacrimato sangue nelle sue mani, è morto nell’estate 2016, all’età di 86 anni da poco compiuti.

La seconda fase
Anche io sono divenuto veggente. Anche io ho poi ricevuto messaggi, dall’1 novembre 1996. Ritengo che il nesso sia evidente. Fornisco il mio contributo serio ed equilibrato alla informazione, rimanendo nell’alveo di una ‘apparizione privata’ e non pubblica. Il mio cammino è stato di tormento e di sofferenza, ma non rinnego alcunché. Il tutto era cominciato nel corso del 1996, quando avevo dipinto un quadretto della Madonnina di Civitavecchia, per devozione, poi donato ad un Monastero di Clarisse della Toscana, e che, appeso al muro, si era più volte spostato da solo verso il poster di Gesù sindonico che avevo appeso di fianco (autunno 1996). Vennero pure i cronisti del Tempo a fotografare e a informarsi. E fu un fatto prezioso, malgrado il Gregori mi avesse consigliato il silenzio. Però, così, avevo dato una prova dei fatti dell’epoca. Per quanto riguarda il mio percorso, vi consiglio l’ ebook “La Madonna Appare” che potrete trovare su Internet a questo link. Ringrazio la Santa Vergine che, pur essendo io cattolico non praticante e in malattia, pur avendo una visione delle cose più libera dei dettami della Chiesa Cattolica, continua ad onorarmi della Sua presenza e appoggio morale, insieme a Suo Figlio Gesù. Divulgo gratuitamente questo documento, che potrà essere divulgato a piacere, sempre indicando la fonte (in questo caso, il file aggiornato è nel gruppo “Madonna dei Miracoli” su Facebook, il primo gruppo, in ordine storico, con questo nome, poi ripreso da altri).
Aurelio Nicolazzo – CSF 2004/2018
Centro Studi di Frotniera: http://csf.xoom.it

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COME CI SI ARRIVA DA ROMA

Si percorre l’autostrada Roma-Civitavecchia e si esce al casello di Civitavecchia Nord. Quindi si procede sempre dritto per Civitavecchia e si giunge al porto. Quindi si percorre la strada parallela alla banchina verso destra fino ad uscire da Civitavecchia. Giunti in località La Scaglia, subito dopo c’è l’accesso alla località Bagni di S.Agostino. Si percorre tale strada fino alla Parrocchia di S.Agostino al Pantano.

Se qualcuno sia al corrente della lacrimazione del giugno 1995, comunque dopo il dissequestro della magistratura, prego comunicare con il Centro, grazie. Tutto questo nel rispetto della Chiesa Cattolica Romana e delle Sue decisioni su queste cose. Al di là della apparizione privata personale, la lacrimazione è stato un evento pubblico che ha interessate numerose persone di ogni ceto sociale, compresi appartenenti alla polizia municipale di Civitavecchia, tutti testimoni nelle prime ore del miracolo. A.

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