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Come intendere la vita e le cose dello spirito in questo mondo

Quando veniamo al mondo, siamo felici, si apre la vita, insieme alla speranza. Sentiamo il calore dei nostri genitori, il loro amore. Questo amore è il primo segno di Dio per noi, nella vita sulla Terra. Ma la forza dell’ostacolo pure c’è e le malattie cominciano a colpire il neonato. La febbre, la tosse, l’influenza. La forza della vita ci fa crescere, ci fa istruire, ci consente di imparare uno sport, di coltivare un talento, come la musica, l’arte, la fotografia. Eppure ci ammaliamo ancora, l’ostacolo non vuole. Alcuni nascono con un handicap che, al contrario, cercheranno di superare in tutti i modi, con la forza della vita, anche cimentandosi. L’ostacolo, molto spesso entra in possesso di persone e animali, rendendoli ostili a noi. L’uomo teme per la sua vita, teme per i suoi beni, per la propria donna. Il male contraddice i comandamenti di Dio, i quali sono impostati sull’amore e sul rispetto reciproco. Gesù disse: ama il prossimo tuo come te stesso, dopo che avrai amato Dio sopra ogni cosa. E perché, se ami, non fai il male al prossimo. Il male invece c’è chi lo fa, provocando tanto dolore, sofferenza e danni. La guerra è l’esempio della esaltazione del male, che uccide in forma di stragi, distrugge tutto e mente nei suoi protagonisti che affermano di avere ragione loro a uccidere gli altri. Dopo una lunga guerra, ecco fiorisce la pace. La forza della vita, o prima o dopo, ce l’ha vinta sulla forza del male e dell’ostacolo. Cosa fa il male? Vuole fermare, distruggere, uccidere. Quindi ha una volontà, una intelligenza che si esplica nelle strategie atte ad ottenere i suoi scopi. E lo vediamo tutti ogni giorno. Quindi vi è una origine intelligente maligna, volitiva e agente. Cosa fa la forza della vita? Fa rinascere tutto, ricostruisce, guarisce, cura, sfama, aiuta, offre compagnia a chi è solo. Quindi c’è una volontà agente anche qui, che è Dio Padre Creatore, che ha creato tutto per il bene. Ma nella sua creazione c’è un oppositore a Lui che porta sofferenza a tutti, come abbiamo visto. Dio è sopra tutto e tutti, l’oppositore è una sua creatura, una scheggia impazzita, preda della invidia verso l’uomo, che è amato da Dio, e di Dio stesso, con i Suoi immensi poteri di risolvere ogni cosa che il male, o Satana, abbia girato al peggio. Che cosa allora dovremmo fare noi in questa situazione? L’unica vera vittoria si ottiene rimanendo vicino a Dio e al Suo Gesù, nel cercare un collegamento diretto tramite la preghiera, che sia essa spontanea e del cuore, sia che sia frutto della tradizione cristiana. Solo così troveremo conforto, sostegno e coraggio per riprendere il mare aperto, fino a che un giorno torneremo al porto da cui siamo partiti, nel regno di Dio.

Ogni cosa che fai richiede un sacrificio. Ho scritto queste note ispirate nel momento in cui volevo andare invece a dormire, stanco. Ho rinunciato ad un’ora in più di sonno, ma ho ottenuto un buon lavoro per me e per il mio prossimo. L’istante andava sfruttato, indubbiamente.

Noi lavoriamo, guadagniamo, mettiamo i soldi che guadagniamo da parte, per un uso futuro. Li accumuliamo e poi, magari, ci possiamo comprare una automobile. Invece no. Se c’è una persona malata che chiede aiuto, che ha bisogno del tuo denaro per salvarsi la vita, tu che fai? Le dici di no perché è sconosciuta e i soldi sono i tuoi? Niente di più sbagliato. I primi apostoli di Gesù, mettevano tutto in comune, c’era stato chi aveva venduto un terreno e aveva messo i soldi guadagnati ai piedi degli apostoli, che poi li avevano girati a chi avesse avuto bisogno. Quindi dobbiamo sforzarci di superare il nostro egoismo. La ricerca dell’accumulo del denaro è giusta sì, ma soltanto in questa ottica comunitaria. L’obiettivo finale non deve essere soltanto di comprarmi una grande villa, una bella automobile, un motoscafo eccezionale. Esso deve essere il bene comune, la salvezza dei bisognosi, di coloro che maggiormente soggiacciono alla forza dell’ostacolo, al male. Gli si offre una mano e si tirano su, come salveresti una persona che sta rischiando di annegare.

Spesso leggo preghiere cristiane che chiedono la sofferenza al Padre che è nei cieli, come mezzo di espiazione dei peccati. I peccati, in realtà, sono già stati perdonati con la morte di Gesù in croce. Dobbiamo imparare soltanto a chiedere scusa per i nostri errori e peccati quotidiani ed essere di e con Gesù. Altre volte sento sacerdoti che parlano della Chiesa, del valore della Chiesa di Cristo, poi, quando bussa alla loro porta un povero o una povera che chiede una cento euro, non gliela danno, non danno soldi. Magari sono lì ad accusare di furto chi stava ponendo i soldi dell’offerta nella relativa cassetta. Siamo troppo attaccati ai soldi, all’accumulo, e questo non è buono. All’epoca degli apostoli, qualche persona benestante, vendeva i propri averi e consegnava il ricavato ai piedi degli apostoli che poi lo distribuivano secondo le esigenze. Oggi si dice: solo ad una categoria di persone, ad altri no, invece sono proprio quegli altri che stanno soffrendo e tu non li aiuti! Responsabilità questa della politica, ma anche le organizzazioni cristiane cattoliche sbagliano in questo. I censimenti dei beni, come all’epoca di Gesù e del Vecchio Testamento, sono atti ispirati dal demonio ai governanti, come dice la Bibbia. Perché creano una falsa giustificazione per non aiutare i cittadini che siano nel bisogno, ma che abbiano dei beni come possesso. E infatti, anche nei nostri tempi, in Italia, assistiamo ad un florilegio di paletti per non dare aiuti alle famiglie bisognose che abbiano qualche soldo o bene in possesso. Non ce la fanno e lo Stato non li aiuta. Che fare? Dare spazio alla logica dell’amore, dell’aiuto ai bisognosi e non all’egoismo di Satana.

Anche gli studi sul paranormale siano sempre equilibrati e gli studiosi aperti al possibile, almeno a rapportare un evento straordinario e a divulgarlo, sia esso un caso medianico di contatto con entità dell’aldilà, succede, sia esso un caso di poteri psichici, ci sono validi esempi già adesso. Tutto con l’obiettivo di capire meglio la realtà e non di castigare come satanici coloro che si spingono a studiare ciò che la Scienza ufficiale disprezza, perché non sa spiegarlo e che la Chiesa castiga, perché accusa di satanismo. Libertà mentale, apertura dello spirito alle meraviglie del creato. Tutti insieme con la Santa Trinità e verso di essa.

Sri Devananda Samyama Gajendra

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E’ giunto il momento di raccontare un’esperienza unica. Sri Devananda Samyama Gajendra è il mio nome yoga. Rappresenta la mia via spirituale, aperta ai poteri dello spirito, di conoscenza, di percezione e di miglioramento della propria vita. Ne parlo solo un poco, per aiutare chi abbia bisogno, a cambiare vita e porsi su una strada di essere una persona migliore e con un migliore benessere.

Sri Devananda Samyama Gajendra nasce a Udine nel 1964. Trasferitosi con la famiglia in varie città del Nord Italia, a causa del lavoro del padre, Ufficiale dell’Esercito Italiano, approda a Roma nel 1971, dove svolgerà il ciclo degli studi, avendo raggiunto il Diploma di Maturità Classica e, dopo aver dato alcuni esami all’Università “La Sapienza”, Facoltà di Economia e Commercio, effettua il servizio militare obbligatorio. Quindi si specializza in Informatica, divenendo Programmatore di Computer. Lavorerà come programmatore per una società del Gruppo Selenia, per sei mesi. Dopo vari lavori come venditore per prestigiose società italiane, si dedica dal gennaio 2002 allo studio del kriya yoga, sotto la diretta guida della Self-Realization Fellowship di Los Angeles. Contemporaneamente seguirà, su indicazione del guru Amadio Bianchi di Milano, presso il centro “L’Albero e la Mano” di Roma, un corso di hatha yoga, della durata complessiva di un anno, che proseguirà privatamente con la stessa insegnante, per altri due anni, per complessivi tre anni (periodo 2002-2005). Nel 2003 si avvicinerà all’antroposofia e imparerà ad utilizzare i cristalli per la meditazione purificatrice, unitamente all’utilizzo del pendolo e del biotensor per l’analisi dei chakra. La via della cristalloterapia, una volta aperta, è stata da lui proseguita con successo. Contemporaneamente ha imparato l’uso dei cristalli per la cristallomanzia. Con le bacchette da rabdomante ha effettuato analisi energetiche in siti di presunti atterraggi ufologici e cerchi nel grano. Con la radiestesia ha anche analizzato dei siti archeologici, come l’antica città di Crustumerium, dove ha svolto una campagna di scavo archeologico, nella necropoli, con successo, nel 2007, insieme al Gruppo Archeologico del Dopolavoro Ferrovie dello Stato. Sri Devananda ha portato avanti la via dell’hatha yoga, del kriya yoga, della meditazione purificatrice con i cristalli, della meditazione trascendentale, della veggenza, di conseguenza, di eventi futuri. Il suo collegamento con le guide della soglia, lo ha messo in guardia sul destino dell’umanità e sul comportamento di ognuno di noi. Dunque la preghiera cristiana lo ha sempre caratterizzato, in ogni tempo. Mentre, le pratiche ne hanno migliorato lo stato di salute generale e particolare. Per Sri Devananda, Gesù Cristo è il Messia inviato da Dio agli uomini: Egli è la Via, la Verità e la Vita. Via cristiana di preghiera e sacrificio, di guarigione e liberazione dal male, di astinenza dalle passioni e dal peccato; Verità sulla Divina Trinità e sulla Vita eterna che ci attende. Il Maestro sa bene che sia i vangeli ufficiali, che quelli apocrifi, le scritture in generale sono opera di uomini e quindi sono soggette ad errori e dimenticanze. Molte volte sono le traduzioni a mostrare delle lacune. Tuttavia tali scritture ci riportano il destino del Cristo, che è verità storica. La Legge universale è che, se si fa del male a qualcuno, poi si deve scontare questo male, già su questa terra e non importa se nella stessa generazione e/o in quelle successive. Se si compie il bene, Dio Padre ci ricompenserà, in questa vita e nell’altra, quella eterna. Si può vedere l’opera salvifica di Dio sulla Terra, sui volti e nelle vite delle persone che hanno ricevuto dei doni mistici importanti, come San Francesco di Assisi (1181/1182-1226), con le stimmate; San Pio da Pietrelcina (1887-1968), con le stimmate e la conoscenza paranormale, la bilocazione e il dono della guarigione; come Natuzza Evolo (Calabria 1924-2009), che aveva il dono di dialogare con i defunti, con gli angeli custodi di ognuno, specie per le diagnosi mediche, con la Madonna e Gesù Cristo e aveva stimmate, produceva emografie (scritture col sangue autoprodotte) e fenomeni di bilocazione. Ma prima ancora Caterina Emmerick (Germania 1774-1824), con estasi, visioni, stimmate e fenomeni mistici. Anche questa santa donna aveva vissuto problemi di salute che l’hanno costretta a letto per lungo tempo.

La via ascetica nell’ashram della Calabria e nella casa di Roma, gli studi, le pratiche, la preghiera, hanno aperto a Sri Devananda Samyama Gajendra la via della conoscenza del fattore “guarigione” che può essere ottenuta con la corretta alimentazione e il digiuno, la preghiera, il contatto costante con Dio. Le medicine e i medici sono basilari nella guarigione, ma anche l’uso di terapie omeopatiche può far giungere alla guarigione per altra via. Anche se non è sempre possibile ed allora bisogna ricorrere a terapie convenzionali.

Il suo nome indiano, come pseudonimo, fa riferimento alle cose divine (da Deva, Devananda), ai momenti della meditazione, ovvero concentrazione, meditazione e samadhi (Samyama) e all’aiuto di Dio ad ognuno di noi nelle vicende umane (la storia dell’elefante Gajendra soccorso da Vishnu).

 Il maestro segue una pratica di riequilibrio dei guna (attributi della materia umana), per ridurre al minimo il guna Tamas, quello distruttivo, e favorire il Sattva, quello divino, portando il Rajas ad una buona attività costruttiva. Per fare questo si devono purificare i cinque respiri principali Vayu del prana. In questo modo si rigenera il corpo eterico e questa cosa favorisce l’avvento del guna Sattva e dell’astinenza dai piaceri e dalla violenza, a favore del contatto con Dio e di un maggior benessere psicofisico. Quello che devi capire, basilare, è che molti dicono che, con tutte le violenze e ingiustizie che ci sono sulla Terra, Dio non è presente e arrivano anche a metterne in dubbio l’esistenza, proprio per una Sua apparente assenza. In realtà le cose brutte di questa vita, sono vicende umane, cose causate dagli uomini, spesso lontani da Dio, nella realtà. Dio, invece, è lì che attende che noi ci accorgiamo di Lui e ci avviciniamo a Lui e lo preghiamo e lo onoriamo ogni giorno della nostra vita. Allora Lui, Dio, si farà sentire, vedere, percepire da noi e ci onorerà del Suo aiuto. Se un figlio è figliol prodigo, allora Dio fa festa per lui, se invece è un figlio che non ne vuole sapere di Lui, allora lo lascia sul cammino della perdizione. I peccati veniali vengono perdonati, quelli mortali rovinano il karma. Gesù Cristo, lo yoga e la meditazione sono in armonia fra loro e si aiutano vicendevolmente.

Sri Devananda partecipa al “Circolo Mondiale di Preghiera”, dedicato al servizio spirituale dell’umanità per mezzo della preghiera, coordinato dalla Self-Realization Fellowship di Los Angeles.

Il maestro ha pubblicato un romanzo, “Quando Nalin iniziò a meditare”, e-book 2019 per l’editrice youcanprint.it e un manuale di avvicinamento alla pratica di yoga e di meditazione “La Via del Maestro”, e-book 2018, sempre con youcanprint.it . Li troverete in tutti i migliori e-store on-line.

Libreria: https://www.youcanprint.it/store?s=aurelio%20nicolazzo

Musica: https://soundcloud.com/aurelio-nicolazzo

Centro Studi di Frontiera: https://csf.xoom.it

Self-Realization Fellowship: https://yogananda.org/

Maestro Amadio Bianchi: https://www.youtube.com/user/suryashram

Teacher of the European Yoga Federation: https://www.europeanyogafederation.net/teachers.html

Sri Parahamansa Yogananda e tutti i guru della S.R.F. di Los Angeles.

Analisi Dimore Infestate: tutti presi

Da poco tempo, pochi anni, siamo stati tutti, noi esperti, contagiati dall’analisi delle dimore infestate dai fantasmi. Ѐ una nuova moda che si sta sviluppando anche grazie a giovani determinati e preparati, anche grazie alla divulgazione sui social, quali il proiettore di video youtube.com. Dal canto mio è un esercizio che porto avanti da sempre, parallelamente alle tecniche di comunicazione spontanea con le entità disincarnate. Fin dalla fine del 1991 e l’inizio del 1992, ebbi la fortuna e l’onore di comunicare con lo spirito di Marilyn Monroe che già mi era apparso in sogno, avendomi lasciato messaggi misteriosi, da approfondire. Fu la scrittura automatica a dipanare una vicenda che non ho ancora divulgato e che mi diede la possibilità di approfondire determinate conoscenze, anche culturali. Oggi, non appena esprimo una preghiera per la bellissima bionda di Hollywood, la vedo comparire mentre mi lascia un bacio, per ringraziarmi. Fra le anime dell’aldilà che maggiormente e più facilmente compaiono, Marilyn Monroe è la maggiore. La vedo come una immagine di basso tono, ma molto ben chiara, in movimento, ad occhi aperti, nella realtà circostante, davanti a me. Riguardo alle analisi delle dimore infestate, bisogna rendersi conto bene di cosa si tratti. Se si sia di fronte ad una energia di tipo maligno e negativo, oppure ad un defunto. Questa analisi è spesso semplice, in quanto una energia maligna tenta di spaventare i proprietari e l’operatore, con rumori violenti ed improvvisi che non trovino spiegazione nel movimento di cose e persone esistenti. Spesso si odono urla e rumori metallici di catene che immobilizzano l’entità negativa nella sua dimensione. Circa i defunti che risiedono in una abitazione, si odono salire e scendere le scale durante la notte, si odono parlare da soli o fra loro, si possono sentire i passi nel piano di sopra o in un corridoio la notte. Per gli operatori più preparati, è possibile dialogare con essi, essendo determinato che la loro voce sia dunque ‘voce diretta’, ovvero presente come voce altra nella stanza o nel giardino, con cui poter dialogare. Di tutte queste cose ne ho fatto esperienza diretta. Circa la strumentazione a disposizione per poter catturare la loro presenza, in riferimento alla mia attività di indagini, preferisco lavorare con un apparecchio radio che abbia una gamma di frequenza SW, AM e FM, mentre si registra con un digital recorder ciò che si faccia. Ovvero girare a mano la rondella delle singole frequenze, in modo da trovare le voci che cerchiamo, quelle delle presenze che si manifestino tramite antenna e apparecchio radio-ricevente. Capita spesso che, nel momento in cui si ricevano le voci dell’aldilà, contemporaneamente si illumini il rilevatore magnetico (M1, KII ed altri per intenderci), che segnala un aumento dell’energia elettromagnetica, anche se di poco. Nei casi migliori, tutti i led del rilevatore arrivano ad illuminarsi per qualche istante. Un’altra apparecchiatura che ha dato risultati eclatanti, è la macchina fotografica termica che è stata in grado di rilevare presenze invisibili all’occhio umano, come figura fredda su campo caldo, oppure calda su campo freddo, per lo più. In parallelo, l’utilizzo di un apparecchio fotografico normale, è in grado di rivelarci la presenza di situazioni che, nello stato cosciente ed operativo, magari sfuggano, o per distrazione (in base alle mille attività in corso di indagine) oppure perché la loro essenza si possa vedere meglio in fotografia al computer che non ad occhio nudo. Anche qui mi è successo di trovare dei veri e propri volti impressi su un pavimento, anche molto grossi, e soltanto all’analisi al PC delle risultanze di indagine. Proprio perché medium e per la mole di messaggi che ricevo, per i tanti volti che ho visto e che vedo ancora, per le storie che vivo e che si intrecciano fra loro, dall’aldilà alla realtà concreta, ho inserito l’attività di preghiera per i defunti, come una delle attività più importanti di indagine. Ho scelto la corona dei cento requiem, il santo rosario, la preghiera spontanea e i riti di liberazione delle dimore infestate. Se non preghiamo, non saremo protetti né avremo un buon esito da queste cose, perché non avremmo capito il senso, e cioè che le anime dell’aldilà chiedono preghiere per loro stesse, per evolvere. E, se lo faremo, ci ringrazieranno.

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Fotocamera termica, 2019.

Link:

Il Club dei 27” ebook:
https://www.mondadoristore.it/Il-Club-dei-27-Aurelio-Nicolazzo-Enigma-Edizioni/eai978889930307/

La Medianità Naturale” ebook:
https://www.youcanprint.it/corpo-mente-e-spirito-sovrannaturale/la-medianit-naturale-9788892644441.html

Il Cerchio Medianico “Le Pleiadi”:
https://ilcerchio.simplesite.com/290101024

La Madonnina di Civitavecchia, oggi.

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Non è affatto un caso che inserisco in questo sito la faccenda della famosa Madonnina delle lacrime di Civitavecchia. Non è un solo fatto geografico per me che abito a Roma e che sono andato a trovarla varie volte in segno di devozione e sincera preghiera. Ne parlerò man mano che il racconto si snocciolerà. Riporto qui il racconto del 1995 dalla voce dello stesso Fabio Gregori: “Usciti dal lavoro, Annamaria ed io abbiamo preso i bambini per andare alla Messa delle 16:00. Avanti alla Chiesa abbiamo appreso che don Pablo aveva deciso di ritardarla di mezzora. I presenti hanno cominciato a recitare il Rosario. Annamaria s’è fermata. Io ho deciso di tornare a casa per dare la merenda a Davide e Jessica. Siamo arrivati che saranno state le 16:10. Come al solito, passando davanti alla nicchia ho fatto il segno della croce. Tempo dieci minuti, non di più, e siamo usciti. Sono ripassato davanti alla Madonnina ed ero quasi a metà del vialetto. Tenevo Davide in braccio. Jessica mi seguiva. Anche lei aveva già superato la nicchia quando ad un tratto s’è fermata ed è tornata indietro, rimanendo imbambolata davanti alla statua. Mentre mi accingevo a sistemare Davide sul seggiolino dell’automobile ho sentito Jessica gridare: “Papà, la Madonnina piange”. Sbrigati, le ho risposto, altrimenti facciamo tardi. Lei non si è mossa. “Corri, corri, c’è sangue”. Mi son messo paura. Ho finito di assicurare Davide e sono tornato indietro. Jessica poteva essersi punta con delle rose. Non pensavo certamente che la Madonnina stesse piangendo. Ho guardato le mani di mia figlia. Niente. Poi ho rivolto lo sguardo alla statua… La prima lacrima è uscita dall’occhio destro. Quando ho fissato la Madonnina, s’era già fermata a metà guancia. Ho invece visto nitidamente muoversi la lacrima uscita dall’occhio sinistro: scendeva molto lentamente dal mento, giù giù, fino al petto. Mi son detto: forse si tratta di un’illusione. Ho toccato il liquido con un dito, sporcandomi. Ho sentito un brivido strano e ho avvertito un forte calore in me. Mi sono spaventato, ho afferrato Jessica , mi sono precipitato alla macchina e a folle velocità ho raggiunto la Chiesa. La messa era già incominciata. Chi mi ha visto entrare è rimasto colpito dal mio pallore. Piangevo. Ne ho parlato subito con mia moglie. Temevo di aver peccato toccando la statua. La gente ha pensato a un incidente: io, così sconvolto; Jessica che continuava a ripetere: “c’è sangue sul viso”. Terminata la celebrazione, ho voluto confessarmi da don Pablo, che ci ha seguiti a casa nostra. “Non toccate , non dite niente a nessuno”, ha detto allontanandosi. E’ ritornato più tardi con un’altra persona. Abbiamo fatto delle ipotesi: uno scherzo, l’opera di un pittore”.
Uno o due mesi prima della lacrimazione, la sorella del Monsignor Grillo, Vescovo di Civitavecchia, fece un sogno. Era impegnata nelle faccende domestiche e improvvisamente appare la Vergine luminosissima. Sorride e la prende per mano dicendole: “Seguimi, vieni con me”. La Madonna la conduce nella cappella dove il Vescovo celebra la funzione quotidiana e, giunta davanti all’altare, prende dal Tabernacolo il Calice, si inginocchia guardando il calice e dice: «Vedi, questo è il sangue di mio figlio, morto in croce per redimere l’uomo! E’ sangue vero e unico». Quindi sparisce avvolta da una luce soprannaturale.
Non di uno scherzo si trattava perché la statuetta pianse sangue risultato umano dal 2 febbraio al 15 marzo 1995 ed anche nelle mani del Vescovo. Né vi erano macchinari strani al suo interno per provocare la lacrimazione. Io (autore dell’articolo) mi trovavo a Milano per lavoro: c’era la concreta possibilità di un trasferimento per un nuovo lavoro. In albergo, guardando la tv nella mia stanza, seppi dell’avvenimento e vidi la coda di persone che andavano a visitare la statuina nel giardino dell’abitazione del Gregori. Rimasi colpito dalla faccenda, del resto queste cose mi hanno sempre interessato. Tornato a Roma, l’occasione lavorativa non andò a buon fine, cercai di informarmi maggiormente sulla vicenda e trovai degli articoli sul quotidiano. Rimasi turbato nel sapere che nelle date della lacrimazione, vi erano delle strane coincidenze: 2 febbraio 1968 nascita di mia sorella, 16 marzo 1964 nascita mia. 15 marzo nascita di mio nonno, 3 febbraio nascita di mia nonna. Civitavecchia era il luogo dove trascorsi i primi giorni del mio servizio militare, in frazione Aurelia, stessa del Pantano. Inoltre la chiesa era dedicata a S.Agostino che si chiamava anche Aurelio, come me e mio nonno. Decisi quindi di dare la personale devozione alla statuina e mi determinai per la visita di saluto alla Madonnina. Riuscii ad andare nel periodo successivo alla “scarcerazione” della Madonnina da parte della Magistratura, la quale aveva analizzato il sangue. Doveva essere quindi il giugno o il luglio del 1995. Quando arrivai da solo sul posto, vidi bene che le lacrime erano state praticamente tutte asportate. Essendo davanti a Lei, che non era ancora nell’attuale teca, allora nemmeno in costruzione, vidi ferma nell’occhio, mi pare destro, una perla di sangue di un rosso intenso: credo che fosse uscita in quel momento, la Madonnina aveva pianto davanti a me! Non so perché, forse perché ero in stato di shock, ma non avvisai nessuno. La memoria mi è tornata di recente e mi sono accorto della presenza di una suora alla mia sinistra che aveva visto, insieme a me, l’evento miracoloso. Avevo assimilato la cosa come “normale” visto che si trattava della Madonnina delle lacrime. Non potei che avvertire, soltanto in seconda battuta, quando mi ero reso conto del tutto, il parroco don Pablo che avrà sentito la testimonianza di altre persone sicuramente e forse lui stesso se ne accorse. Mi chiese un rapporto che gli avevo mandato per posta.

Molto si è detto sul significato di questa lacrimazione. Non è sfuggito il senso di Civitavecchia come porto di Roma, come accesso alla Capitale, dal mare. Ed è stato detto, da Vittorio Messori del Corriere della Sera, che la statuetta era stata presa a Medjugorje e rappresenta quella apparizione e, quindi, la lacrimazione avrebbe potuto essere il segno promesso dalla Madonna ai veggenti bosniaci. Un segno davvero convincente e soprannaturale. Secondo alcuni mistici tale segno potrebbe essere l’annuncio dell’inizio della fine. Comunque la lacrimazione di sangue è un segno tragico e in quel periodo piansero varie statue in tutta Italia. Quale che sia il significato, la vicenda della Madonnina delle lacrime di Civitavecchia rimane un segno per noi della presenza del Divino nella nostra vita.

Ciò che spaventa, è il fatto che sia la parrocchia, che il Vaticano, negano questa ennesima lacrimazione del giugno 1995. La Madonnina, poi, era apparsa alla figlia di Gregori, lasciandole messaggi. Fra di essi, la promessa di un’altra lacrimazione, dopo quella del 15 marzo 1995. La Madonna, come in altre apparizioni, ha messo inoltre in guardia, sul pericolo di una guerra nucleare. Intanto il Vescovo Monsignor Grillo, della parrocchia di Civitavecchia, che dapprima voleva distruggere la statuina, non avendo creduto, e che si era ricreduto, avendo la statuina lacrimato sangue nelle sue mani, è morto nell’estate 2016, all’età di 86 anni da poco compiuti.

La seconda fase
Anche io sono divenuto veggente. Anche io ho poi ricevuto messaggi, dall’1 novembre 1996. Ritengo che il nesso sia evidente. Fornisco il mio contributo serio ed equilibrato alla informazione, rimanendo nell’alveo di una ‘apparizione privata’ e non pubblica. Il mio cammino è stato di tormento e di sofferenza, ma non rinnego alcunché. Il tutto era cominciato nel corso del 1996, quando avevo dipinto un quadretto della Madonnina di Civitavecchia, per devozione, poi donato ad un Monastero di Clarisse della Toscana, e che, appeso al muro, si era più volte spostato da solo verso il poster di Gesù sindonico che avevo appeso di fianco (autunno 1996). Vennero pure i cronisti del Tempo a fotografare e a informarsi. E fu un fatto prezioso, malgrado il Gregori mi avesse consigliato il silenzio. Però, così, avevo dato una prova dei fatti dell’epoca. Per quanto riguarda il mio percorso, vi consiglio l’ ebook “La Madonna Appare” che potrete trovare su Internet a questo link. Ringrazio la Santa Vergine che, pur essendo io cattolico non praticante e in malattia, pur avendo una visione delle cose più libera dei dettami della Chiesa Cattolica, continua ad onorarmi della Sua presenza e appoggio morale, insieme a Suo Figlio Gesù. Divulgo gratuitamente questo documento, che potrà essere divulgato a piacere, sempre indicando la fonte (in questo caso, il file aggiornato è nel gruppo “Madonna dei Miracoli” su Facebook, il primo gruppo, in ordine storico, con questo nome, poi ripreso da altri).
Aurelio Nicolazzo – CSF 2004/2018
Centro Studi di Frotniera: http://csf.xoom.it

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COME CI SI ARRIVA DA ROMA

Si percorre l’autostrada Roma-Civitavecchia e si esce al casello di Civitavecchia Nord. Quindi si procede sempre dritto per Civitavecchia e si giunge al porto. Quindi si percorre la strada parallela alla banchina verso destra fino ad uscire da Civitavecchia. Giunti in località La Scaglia, subito dopo c’è l’accesso alla località Bagni di S.Agostino. Si percorre tale strada fino alla Parrocchia di S.Agostino al Pantano.

Se qualcuno sia al corrente della lacrimazione del giugno 1995, comunque dopo il dissequestro della magistratura, prego comunicare con il Centro, grazie. Tutto questo nel rispetto della Chiesa Cattolica Romana e delle Sue decisioni su queste cose. Al di là della apparizione privata personale, la lacrimazione è stato un evento pubblico che ha interessate numerose persone di ogni ceto sociale, compresi appartenenti alla polizia municipale di Civitavecchia, tutti testimoni nelle prime ore del miracolo. A.

I contenuti scientifici nelle registrazioni audio paranormali (metafonia).

La ricezione audio dei messaggi scientifici provenienti da altrove

Nella mia più che decennale esperienza di ricezione audio di messaggi provenienti da altrove, ho constatato di aver ricevuto numerosi messaggi, che ho ritenuto di contenuto altamente scientifico. Chi me li passava era una entità che ho riconosciuto in Ettore Majorana, il grande fisico italiano, scomparso nel nulla il 27 marzo 1938 e, con tutta probabilità, rintracciato in Sud America negli anni ’50. Essendo nato nel 1908, oggi sarebbe sicuramente defunto. E non soltanto lui. E altri messaggi sono di probabile provenienza aliena. I messaggi provenienti dai defunti e registrati o soltanto sentiti, per radio o altri strumenti tecnologici, confluiscono nella scienza definita “metafonia”, mentre i messaggi ricevuti alla stessa maniera, provenienti dai presunti alieni, formano la scienza sperimentale della “extrafonia”. In questo testo desidero inserire tutti quelli che ho ricevuto negli anni, fornendo una spiegazione plausibile, lì dove risultino oscuri, perché al ricevente esperto, risultano invece molto chiari, anche grazie ad una forte dose di intuito. Le lettere ‘s.v.’ Vogliono dire ‘stessa voce’.

ANNO 1999

23 ottobre:

“Est Ettore”, maschile. Ettore Majorana fa il suo esordio.

“Fai l’Ettore”, maschile, io: Ettore, sei Majorana?

“Non voglio coprire”, maschile di “Est …”, io: eri vivo quando sei scomparso? La risposta è implicita in ‘Est”. Este nel senso del latino, che vuol dire “è”, più che nel senso di Oriente.

“Catania”, s.v. Lontano. Sempre Ettore che era di Catania.

 

ANNO 2000

15 aprile:

“Ettore, cristiane”, Ettore Majorana

“Esatto, (stanno cercando) di rifugiarsi”, s.v.

Il Professore perora la cristianità, di cui era pieno di sentimento. Pare infatti che si sia rifugiato in qualche convento maschile, dopo la sua scomparsa, ma anche prima.

Ettore prosegue il dialogo criticando la politica italiana del 2000. Poi dice un nome: Orizon, per cui mi perdo, in quanto non saprei inquadrarlo.

 

ANNO 2012

26 maggio:

“Bravo Auré”, voce su rumore di base, durante registrazione microfonica. 1

“… America … poco importa … alza la testa … ci potrebbe essere qualche risposta a tettonica … carica … carica e non ti perdere … è poco importante … la nostra risposta è importante … la nostra risposta avrà una risposta architettonica perché il padre non vuole quella chiesa, c’è Satana …”. Extrafonia probabile, in cui gli alieni non benedicono il rapporto di noi umani con Satana e riferiscono un contatto diretto con Cristo e non con Satana, di fatto, lavorando per Cristo.

28 maggio:

“Modula è la chiave per questi rapporti”

“La chiave è il modulo, il modulo …” forte

Qui si sostiene che è bene fornire una modulazione di fondo, un’onda su cui possano agganciarsi le voci, per risultare più marcate. La modulazione può avvenire con dell’acqua che scorra di continuo, o un rumore di fondo qualsiasi, modulato e non aggressivo.

29 maggio:

Registrando con il Metalab, circuito elettrico ricevente, con due entrate, antenna e microfono a bassa frequenza, una amplificazione a transistor e una uscita audio.

“Tre canale” e un’altra voce lontana “Noi siamo della morte”

Che esprime l’origine medianica della voce.

“ARE … magnetic” potrebbe essere Janis, la seconda frase e flebile ma si sente con l’accento anglosassone.

La cantante Janis Joplin, morta alla Terra nel 1970, che mi onora spesso di visioni e messaggi. ARE è la filosofia dell’ARE, dell’unione degli opposti nell’uomo, trasmessami dagli alieni.

30 maggio:

Registrando con il Metalab.

“I numeri … tachioni”

Qui il messaggio di incerta origine è per me oscuro. Forse si riferisce alle formule che si possono associare alla teoria dei tachioni, per giungere un passo più avanti. I tachioni sono particelle con massa immaginaria e velocità superiore a quella della luce. Forse è un preciso riferimento agli studi del Professor Ettore Majorana.

4 giugno:

“Ancora una volta intigna, senti il segnale”.

Qui per incoraggiarmi a non mollare, nei momenti difficili che ci erano stati. 2

“Elettronica” lontano

“Grande spettacoli col microfono”

“Tre” bene, si tratta del codice canale del Metalab

“Microfono Auré fai il microfono”

“Microfono è opportuno, rispetti”

Si parla della tecnologia di comunicazione.

5 giugno:

Registrando dal nuovo apparecchio radio multifrequenza (SW, AM, FM).

“Leggi Pitigrilli Auré, Demofilo” Janis, più lontano che conferma e parla del medium Demofilo Fidani, romano.

Messaggio metafonico esplicito.

9 giugno:

Dall’apparecchio radio ricevo e registro un messaggio importante di Janis Joplin che mi parla di Creta dove dice di essere stata. Io non ne sapevo alcunché, poi ho trovato, dopo, queste risultanze su Internet e una canzone di Janis che parla di Creta e anche di Roma, dove vivo io.

“Sono morta a Creta*” Janis (messaggio metafonico ricevuto)

“Questa notte co te” Janis (idem)

Località: Matala, Isola di Creta, Grecia
Che ne dice Margò: l’hotel si trova nel centro di Matala, nella costa sud di Creta, a pochi passi dal mare e dalle famosissime grotte, utilizzate dai romani come tombe e riscoperte negli anni ’60 dai giovani hippy che le utilizzarono come luogo di ritrovo e di soggiorno. Chi non ricorda Under the Moon of Matala di Janis Joplin, scritta probabilmente proprio qui? Le grotte si affacciano su quella che molti considerano la più bella spiaggia di Creta, ampia e di sabbia fine.
Non ne sapevo alcunché!!!

Under the Moon of Matala (Janis Joplin)

Come on down to the Mermaid Café and I will
Buy you a bottle of wine
And we’ll laugh and toast to nothing and smash our empty glasses down
Let’s have a round for these freaks and these soldiers 3
A round for these friends of mine
Let’s have another round for the bright red devil
Who keeps me in this tourist town…
Maybe I’ll go to Amsterdam
Maybe I’ll go to Rome
And rent me a grand piano
And put some flowers ’round my room
But let’s not talk about fare-thee-wells now
The night is a starry dome
And they’re playin’ that scratchy rock and roll
Beneath the Matala moon

Metafonia pura.

16 giugno:

“Fermi” il grande scienziato italiano dice il suo nome. Fu uno dei direttori del “Progetto Manhattan” e il professore di Majorana e degli altri futuri scienziati del “Gruppo di Via Panisperna”.

21 giugno:

“Microfono così” l’entità approva il metalab o anche la registrazione microfonica perché, anche se si sente poco con questo metodo a volte, io sento e sono felice con i miei amici dell’Oltre.

19 ottobre:

“Simplex”, Janis fa riferimento alla tecnica di comunicazione ad una sola direzione, definita “Simplex”.

 

ANNO 2013

23 aprile:

“Kirlian” femminile forte dalla radio, sottolinea l’importanza dell’analisi dell’aura per le diagnosi delle malattie: devo approfondire.

2 novembre:

“Ettore”. Ettore Majorana si ripresenta.
ANNO 2014

16 gennaio:

“Connettersi, Parsec”, voce di un alieno di cui conosciamo il nome.

Da Wikipedia leggiamo:
Il parsec (abbreviato in pc) è un’unità di lunghezza usata in astronomia. Significa “parallasse di un secondo d’arco” ed è definito come la distanza dalla Terra (o dal Sole) di una stella che ha una parallasse annua di 1 secondo d’arco.

Si riferisce forse ai viaggi cosmici.

25 settembre:

“Ammette Marte”, alieno maschile, forse circa le fotografie della NASA.

 

ANNO 2015

6 febbraio:

“Roswell nuclear Roswell1”, extrafonia che impone all’attenzione una relazione fra l’incidente di Roswell e la corsa al nucleare dei Terrestri.

3 marzo:

“Isopo2”, maschile, leggi ìsopo.

3 aprile:

“Morto in linea, sono morto in linea”, maschile lontano metafonico, che esprime tutta la realtà del contatto fra i defunti e noi.

16 aprile:

“Obison è morto”, annuncio della morte di un alieno dell’equipaggio di Nopsuel.

7 maggio:

“Non temersi il contatto con i morti”, voce metafonica anziana femminile sulla bontà del fenomeno, che non è pericoloso, se gestito a dovere.

15 maggio:

“Norad3, problema Auré”, maschile su un certo eventuale allarme dell’epoca, di cui non sono al corrente.

3 agosto:

Registrazione nel giardino della casa in Calabria:

“Quanti”, maschile, e, sulle prime, non capisco il senso della parola, poi specificata subito dopo:

“I quanti4”, maschile, sarà allora Majorana, nel mio giardino. Ciao Ettore.

19 settembre:

“Coltivo gli elettrodi”, maschile sulla metafonia e le nuove vie (metalab e digital recorder, oltre alla videocamera).

 

ANNO 2016

22 febbraio:

6:23 “Epsilon”, vocina aliena da microfono esterno. Non so se ‘Epsilon’ sia un nome, forse alieno, oppure un riferimento di tipo matematico in relazione con la fisica, per indicare la ‘permittività elettrica’, caratteristica del vuoto. Potrebbe avere a che fare con il sistema scientifico di trasmissione dei messaggi.

 

ANNO 2017

17 febbraio:

“Due universi”, voce femminile
“Due universi, mantieni rapporto”, s.v.
10:18 “Le regole”, s.v.
10:21 “Un altro universo”, s.v.

Qui sembrano parlare degli universi parallelli, di una realtà altra, contemporanea alla nostra.

3 marzo:

ricevo diversi messaggi di Azzurrina, la bambina fantasma del Castello di Montebello in Romagna, che mi rilascia messaggi di incoraggiamento alla ricerca. La voce presunta della bimba è già stata registrata nel castello dagli studiosi dell’Università di Bologna.

La registrazione paranormale delle voci dell’aldilà (e di quelle aliene), con mezzi tecnologici adeguati, epoca per epoca, lungi dall’essere una mia invenzione, era già stata elaborata da studiosi e professionisti, dagli anni ’50 in poi. Persino il Vaticano, nella figura di Papa Pio XII, se ne era costruttivamente interessato. Oltre a questa nuova tecnologia, ve ne era un’altra, il Cronovisore, una macchina con cui rivedere gli eventi storici più importanti su uno schermo video, e anche cosa facesse una persona in un dato momento. Secondo gli studiosi che ne hanno scritto, sarebbe chiusa nei sotterranei del Vaticano. Io ritengo che sia nei sotterranei la macchina a valvole originaria, mentre ne sarà stata fatta una versione tecnologica moderna, adeguata al progresso scientifico, man mano. Ma chissà.

Questo mio lavoro potrebbe essere utile alla scienza italiana che, però, è troppo chiusa nei meandri di un materialismo cosmico ateo e, quindi, si impone dei limiti che, a mio avviso, dovrebbe sollevare, per poter andare oltre. Majorana questi limiti li aveva sollevati ed era andato oltre.

Siamo nel giorno 5 maggio 2018, ricco di energie, spesso negative, nella tradizione. Questo testo con questi messaggi, consegna alla Scienza un paradigma, scoperto negli anni, che non può ignorare oltre. Le diverse origini dei messaggi sono evidenti, controllate con il discernimento della mia esperienza. Non escludo che alcuni messaggi ben uditi e ben trascritti, possano essere stati cambiati in altri messaggi. Questo misterioso cambiamento avviene spesso, perché ciò che conta non è il messaggio in se stesso, bensì il contatto e la sua continuazione nel tempo, nelle varie forme. Però, in sintesi, ciò che conta è l’amore!

 

Aurelio Nicolazzo, Roma – 6 e 7 maggio 2018 http://csf.xoom.it

http://ilcerchio.simplesite.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Traiettorie dell’Arte contemporanea

studio-pitturaLo studio del pittore Elio Lazzaro Unico nel 2010.

Quello di cui parliamo oggi, è il problema del decadimento di interesse intorno agli artisti e al mondo dell’arte. Possiamo dire che abbiamo subito un cambio di generazione a livello dirigenziale, parlando di musei, gestione dei beni culturali, gestione politica. Proprio la questione politica è al centro dello scacchiere “Arte moderna”. Il passaggio alterno fra destra e sinistra al governo dell’Italia, non ha certo fatto mancare fondi e iniziative culturali. Purtroppo però ci si è dimenticati completamente degli artisti emergenti, si è modificato il senso della gestione degli artisti. A fine 1800, erano i galleristi che mettevano in contatto i pittori con i collezionisti. Il gallerista vendeva l’opera di un artista e poi divideva il denaro fra l’artista e la galleria. Il collezionista, appassionatosi ad un artista, grazie al lavoro del gallerista, comprava anche più opere di uno stesso pittore. Si fidava e la storia gli dava ragione. Oggi i galleristi si pongono, con la massima qualità, come ‘presentatori’ degli artisti e, salvo in pochissimi casi, hanno abbandonato la funzione di vendita dei quadri. Alle mostre non si vendono molti quadri e, capita spesso, si compri senza criterio. Il discorso è lo stesso per le fiere d’arte. Si presenta ma non si tenta di vendere. Questa tendenza, d’altro canto, ha comunque un lato molto positivo. Infatti, un artista che si presti a questo scenario, con molta pazienza e con molte partecipazioni, potrà emergere in modo automatico, essere riconosciuto, stimato, e, a volte, persino amato. I collezionisti stanno alla finestra e acquistano soltanto i nomi già assimilati, salvo qualche appassionato amatore dell’arte emergente. Pertanto, l’artista, uniformatosi, alla fine entra a far parte dello scenario dell’arte contemporanea, dopo, però, aver investito molti soldi. Quindi, se vuoi fare arte, devi avere risorse economiche a disposizione e in modo prolungato. Direi che sia finito il tempo degli artisti squattrinati che emergevano. Anche qui, però, ci sono persone ridotte in miseria che sono anche bravi artisti. Se vuoi dipingere, devi avere i soldi per acquistare i colori e i materiali da pittura, che, come è noto, utilizzati spesso, si esauriscono spesso e bisogna andare a fare una nuova spesa. Questo è anche il bello dell’arte. La necessità di utilizzo di colori e materiali di alta qualità, condiziona la quantità di risorse economiche da impiegare. Soldi per i materiali, soldi per i corsi e i libri, soldi per le mostre proprie e per visitare quelle dei maestri accreditati. Anche nei media, parliamo della Rai, delle pubblicazioni generaliste di edicola, non si occupano molto bene dell’arte e con obiettiva azione. Soltanto i grandi o i presentati vengono visti nei programmi Rai. Soltanto le iniziative dell’establishment hanno dignità. Quindi è l’opera dei privati, sia nelle pubblicazioni di edicola, sia nelle televisioni private, che riesce a far emergere parzialmente i bravi artisti contemporanei. Alcuni artisti scelgono strade diverse da queste: la via delle aste gestite direttamente, oppure la scelta di una organizzazione privata che gestisca un portafoglio completo di iniziative mirate al successo. Queste due vie costano molto care e sono per pochissimi artisti. Il progressivo aumento di interesse dei media in argomenti alternativi, ha allontanato l’attenzione sull’arte e sulla letteratura, sul teatro e sulla musica. Oggi va di moda il gioco del calcio, sebbene funzioni in modo non chiaro e limpido, molto spesso. Si muovono milioni di euro per calciatori, a volte buoni, a volte campioni, che oscurano, con la loro luce dorata, le battiture di opere d’arte importanti nelle aste di grido. Non si presta attenzione all’ultimo Picasso battuto all’asta, al Van Gogh ritrovato, ai restauri di opere del Rinascimento. Il turismo non è incentivato a dovere, in questa ottica. Le pregevoli iniziative a Ferrara del professor Sgarbi vengono sottaciute. Ed è un vero peccato, perché è proprio dal ‘nulla’ che si può ottenere l’oro, non con un processo alchemico, ma con una oculata gestione. Non parlo dei Frankenstein da laboratorio, ma di tutti gli artisti che si sono preparati seriamente nelle Accademie e nei corsi di livello e abbiano dato buona prova di sé. Il problema è anche culturale ormai: si preferisce appendere in casa delle stampe grafiche incorniciate, che occupino meno spazio, siano meno ingombranti e pretenziose, costino meno, invece di un bel quadro di un artista emergente, che magari ci emozioni. E, del resto, anche per molti operatori artistici la pittura aveva esaurito il suo compito, era ‘morta’, come dicevano gli artisti del Nuveau Realisme negli anni ’60 del 1900 (Mimmo Rotella, Arman, Christo, Daniel Spoerri, Yves Kline). Già quando Lucio Fontana aveva inciso la tela con dei tagli o forata con dei buchi, si ebbe il senso di voler andare oltre la stesura del colore. Nel 2004, in Italia, invece, era nato un nuovo movimento di artisti di accademia romana, che propugnava il ritorno alla tela e ai pennelli, per confrontarsi di nuovo con la pittura, per offrire un’arte definita totale, sia figurativa che astratta, con le varie tecniche a disposizione, per oltrepassare i limiti imposti ad una società ormai orrida nelle sue strutture e nei suoi spettacoli, divenuta insopportabile per animi sensibili e persone di ogni ceto sociale. Era nato il Suppletismo, di cui fu stilato il Manifesto, accolto e divulgato (dal latino ‘suppleo’= aggiungo ciò che manca, completo). Si cercava di riparare la vista del pubblico, ormai colma di installazioni e spazzature, con nuove armonie di colori, considerati benefici alla salute del fruitore, specialmente quella psicologica. Con l’invito a frequentare ogni genere di esposizione in corso, di comprare pubblicazioni che parlino di arte e artisti, di appassionarvi alla pittura, ringrazio quanti abbiano potuto leggere questo articolo e coloro che lo abbiano reso possibile.

Aurelio Nicolazzo, Roma – 30 aprile 2018 – http://www.eliounico.it

GNAM: http://lagallerianazionale.com/
MAXI: http://www.maxxi.art/

Il Trittico Arte: http://www.iltritticoarte.it/galleria/index.asp

Manifesto originale del Suppletismo: http://www.eliounico.it/Html/manifesto.htm che si è poi ampliato all’arte astratta, come conseguenza del percorso figurativo, per poi tornare ad esso.

Collezione Cavallini-Sgarbi a Ferrara: https://www.castelloestense.it/it/il-castello/la-collezione-cavallini-sgarbi-da-niccolo-dellarca-a-gaetano-previati-tesori-darte-per-ferrara

Fotografia medianica

0 foto 65 - 1983 Vienna Schonbrunn

“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”, William Shakespear, da “Amleto”. Queste parole, sebbene frutto di fantasia di un autore importante, rispecchiano il pensiero di ogni persona aperta alla comprensione della realtà e di tutte le sue manifestazioni. Una apertura mentale, disposta ad accettare eventuali manifestazioni paranormali, o che sfuggano alle leggi scientifiche conosciute. In presenza di fenomeni come il Poltergeist, il movimento inconsulto di oggetti in una stanza, la telepatia, ovvero la trasmissione di un pensiero ad un’altra persona o la ricezione di esso, la possessione diabolica, in cui una persona normale viva fenomeni di ostilità alla cristianità tutta, patologie psichiatriche e fenomeni non conosciuti, come la levitazione in aria o il parlare lingue sconosciute e antiche, l’atteggiamento del ricercatore scientifico deve essere di accettazione e catalogazione dei fenomeni, di studio di essi, di concezione di una teoria. La medianità, per esempio, che parte della Chiesa cattolica stigmatizza come fenomeno diabolico, in realtà è una manifestazione spontanea degli spiriti che risiedono nell’aldilà, di persone disincarnate, che abbiano bisogno di comunicare qualcosa di lasciato in sospeso, una richiesta di preghiere, una vicinanza ad una persona ritenuta cara, grazie alla permissione divina. Ci sono medium che non applicano tecniche utilizzate da altri, come il bicchierino, la planchette, la catena spiritica e altro, e che possono dialogare direttamente con i defunti, come una grazia ricevuta da Dio, per consolazione e aiuto. Il caso della mistica calabrese Natuzza Evolo ha fatto scuola ed era conosciuto ed accettato dai tempi antichissimi del 1900. Quello che viene a mancare, spesso, è il rispetto di queste cose, anche se non le condividiamo o non vi prestiamo né fede, né attenzione. L’epoca dei media, alla faccia della nota legge della ‘par condicio’ di Scalfariana memoria, esalta posizioni parziali e spesso atee, scientiste oltre ogni misura e materialiste. Ad ogni modo, secondo il mio parere, ognuno può vivere queste cose come desideri, l’importante è che rispetti l’altra parte, cosa che non sta avvenendo, peggio che nei tempi passati della diatriba scienza-parapsicologia. Qui voglio parlare di una tecnica medianica, che non chiama spiriti, non effettua evocazioni, ma, alla pari della metafonia, la registrazione delle voci dall’aldilà, ottiene il contatto già da sé: la fotografia medianica. Già da molti anni ottengo risultati con questa tecnica. Si tratta di utilizzare le normali macchinette fotografiche digitali che abbiamo tutti (io non uso i telefoni cellulari con fotocamera, per ora), e, in particolari condizioni, ottenere foto di spiriti presenti dentro e fuori casa. Il momento migliore della giornata in cui operare è la notte, nel silenzio totale, quando la gente riposa per una nuova giornata lavorativa. L’oscurità, il silenzio, favoriscono la manifestazione degli spiriti che, comunque, si mostrano meglio in quelle ore. A seconda delle condizioni di rumore, è da preferire il periodo dalla mezzanotte alle 3:00 di mattina. La fotocamera potrà essere posta sul treppiede, oppure utilizzata a mano. Il treppiede è necessario se vogliamo usare una gamma ISO meno sensibile, come 80 o 100 ISO, che ha il vantaggio di fornire meno effetto sabbiato della base della foto. Con questi ISO, il tempo dello scatto alla penombra è più lungo e quindi, avendo la macchina fotografica in mano, la foto risulterebbe fatalmente mossa. Bisogna localizzare gli specchi della stanza, le altre superfici riflettenti e le zone di contrasto fra luce e ombra. La luce della stanza deve essere bassa. Una volta scattate le fotografie, si potrà scaricarle subito al computer ed iniziare la fase di analisi di ogni singolo fotogramma della serie. Oggi ho l’occhio esperto e ci metto meno tempo di tanti anni fa, quindi riesco a rendermi conto dove pescare una vera presenza e non una traslucida deformazione figurativa, di cui siamo tempestati. Consiglio vivamente un apparecchio fotografico professionale, che aiuta non poco nella fase di ingrandimento delle sezioni minime, ove vi siano delle presenze. Capita spesso di avere un ritaglio che misuri circa 150 pixel e, se lo vai ad ingrandire, si rischia di perdere proprio il senso di quello che si è fotografato. Quindi il numero di megapixel più alto possibile, ma soprattutto un processore di qualità. Ritengo che il fenomeno della fotografia medianica si verifichi anche grazie ad una capacità, più o meno presente, dell’operatore fotografico. La tecnica della fotografia medianica è molto utilizzata nelle analisi delle dimore infestate dai fantasmi perturbatori e la si applica in aggiunta agli altri strumenti di intercettazione delle presenze, come videocamere a raggi infrarossi, strumenti di misurazione magnetica e apparecchi audio-riceventi. Vi garantisco che, quando in una foto compaia una persona cara, la gioia è davvero tanta, perché dimostra il suo amore per noi e la permissione divina a tale manifestazione. Questa è la nuova tendenza del Movimento della Speranza, questo è il lavoro del “Cerchio Medianico Le Pleiadi – Roma”.

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18-04-14_07_testa di Janis Joplin

Fotografie, elaborazioni digitali e testi, Aurelio Nicolazzo, Roma.

Cerchio Medianico “Le Pleiadi”, Roma, sito Internet qui.

 

Esistono gli alieni?

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Esistono gli alieni? Che noia se non fosse così. Se ci fossero soltanto i prodotti pubblicitari televisivi e gli stupri con omicidio delle donne, le ingiustizie sociali, le persecuzioni, gli incidenti sul lavoro. Del resto centinaia di persone hanno testimoniato di aver visto in cielo e persino a terra, oggetti volanti non identificati, diversi da quelli accreditati dai governi. La gente li ha fotografati e filmati nelle loro evoluzioni. Alcuni hanno anche detto di essere saliti a bordo dei dischi volanti. Testimonianze, fotografie, filmati, segni fisici sui corpi e a terra. Analisi dei reperti ottenuti, indagini degli ufologi per scongiurare il matto di turno o il pinocchione desideroso di fama. Non soltanto questo. Sappiamo per certo che anche piloti militari e civili hanno incontrato in volo i dischi volanti e gli altri UFO. Ci sono anche qui filmati e fotografie. Gli oggetti volanti non identificati sono stati visti evoluire su basi atomiche e su aeroporti. Anche ad Ustica atterrò un disco volante e se ne andò la corrente elettrica per un po’, fino a quando non ripartì (testimonianza segretata). E altri casi analoghi. Casi di UFO intercettati dai radar degli aeroporti, oppure visti in volo dai piloti e che non risultavano nei radar a terra. Non soltanto questo. Nell’era spaziale della conquista della Luna e dei pianeti del sistema solare, per lo più con le sonde spaziali, alcune fotografie mostrerebbero presenze aliene sulla superficie di Marte e della Luna, nel senso di strutture intelligenti non umane terrestri. Questo grazie alle sonde e alle missioni spaziali umane. Le stazioni spaziali orbitanti hanno ripreso, con le loro telecamere, gli UFO che hanno mostrato un movimento intelligente. In alcune riprese, se ne vedono davvero tanti che evoluiscono intorno alle stazioni spaziali. E che altro? Per esempio i contattati dagli alieni, che li hanno incontrati a terra e hanno interagito con loro. Tutti matti? Non direi. Quelli non veri, li definirei ‘contattisti’, che ‘ci fanno’, mentre quelli genuini, li chiamo ‘contattati‘ dagli alieni. Sono, queste persone, intelligenti, sensibili, ai margini della società, a volte persone umili e colpite da qualche croce pesante. Li hanno incontrati, gli alieni dalle forme umane, comunicano con loro tramite via telepatica, per dire quanto invece siano avanti. Alcuni sono impazziti, per non essere riusciti a controllare il fenomeno e la carica di potere che ne deriva. Altri riescono a portare bene avanti la cosa, nel silenzio e nel nascondimento. E come sarebbero questi alieni? Sono esseri viventi, alcuni tali e quali a noi e alle nostre razze terresti, altri hanno forma umana, ma si distinguono per alcune diversità: testa grande, occhi grandi, bocca e naso piccoli, orecchie diverse. Le altezze variano: alcuni, come quelli del tipo nordico, sono molto alti, altri sono molto piccoli, anche sotto il metro di statura. Gli alieni hanno il potere di presentarsi dentro le nostre case, a piacere, di rivelarsi a piacere, però non fanno alcun male, anzi. Essi, se si fanno scorgere in una materializzazione in casa, di solito mostrano, con il loro comportamento, un consiglio, un avvertimento, oppure un gesto di amicizia, una consolazione. Il loro potere è sconfinato, ma hanno rispetto dell’umanità e del suo ritmo più lento di progresso. La loro presenza fisica, come del resto gli UFO nei cieli, serve ad ottenere un avanzamento di comprensione dei singoli, circa la verità delle cose. Non attaccano battaglie, non sferrano colpi, se non in casi rari, per sconfiggere la umana dabbenaggine, dell’egoismo, della guerra e dell’odio. Amicizia cosmica offriamo noi a loro e loro offrono anche amore e tanto appoggio morale. La storia delle razze in guerra, dei buoni e dei cattivi, è vecchia come il mondo, ma io credo che qualcosa di vero ci sia. Ma, se ben scrutiamo le cose, sono i governi mondiali a volerli eliminare, per garantirsi il dominio dei cieli dei propri stati rispettivi. Ma non tutti ragionano così. In alcuni film degli anni ’50 del 1900, alcuni aspetti dei contatti con gli alieni sono ben spiegati, come anche l’aiuto che un uomo o una donna possano ricevere dalle strutture sanitarie, militari e civili. Mi sento di poter dire che “non siamo soli”, tutt’altro. Allora appassioniamoci a questi argomenti, leggiamo i libri, gli articoli sull’argomento. Sentiamo cosa abbiano da dire illustri ufologi che dovremmo onorare con una medaglia d’oro al valore civile, per la lotta che hanno condotto in un sistema ateo, scientista e ostile. Non perdiamo la fede, alziamo lo sguardo e li troveremo e, insieme a loro, la verità del Creato.

Aurelio Nicolazzo, Roma – Centro Studi di Frontiera

Io e Orton”, ebook di un contatto alieno.

L’inferno esiste?

Fin da bambini, per tenerci buoni, ci dicevano, in famiglie cristiane, che erano la maggioranza in Italia, che, se non fossimo stati buoni, e avessimo fatto cose cattive, saremmo finiti all’inferno con il Diavolo cattivissimo. Ottimo substrato psichico che ha modellato il Super-io di molte generazioni, rendendole ‘castrate’, di fatto, alla vita.

In realtà le scritture parlano di Geènna (gê-hinnom). Leggiamo, nel Vangelo di Matteo 3, 12: “… Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con fuoco inestinguibile”, parole di Giovanni il Battista, profeta. Il riferimento è ad un luogo dove andranno le anime di coloro che si oppongono a Dio. Nel libro del profeta, Isaia conferma un destino negativo per i peccatori: “Li vaglierai e il vento li porterà via, il turbine li disperderà”, Isaia 41, 16. “E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco”, Vangelo di Matteo 18, 9. Anche queste parole di Gesù ci avvertono di un luogo di pena a causa del fuoco, che attende i peccatori. Ritengo che Gesù volesse dire che la vista utilizzata a fare il male agli altri o a creare il male attraverso la vista del peccato, sia un peccato grave, non soltanto la visione del peccato in sé. Nell’Antico Testamento, invece, un amico di Giobbe, Bildad di Suach, tesse le lodi di Dio, davanti al quale l’uomo è povera cosa. Giobbe risponde, fra l’altro: «Davanti a lui nudo è il regno dei morti e senza velo l’abisso. Egli distende il cielo sopra il vuoto, sospende la terra sopra il nulla», Libro di Giobbe 26, 6-7. L’abisso è l’ebraico Abaddon (Apocalisse 9, 11), che anticamente distingueva una divinità infernale. Nel Salmo 21, 10: “Gettali in una fornace ardente nel giorno in cui ti mostrerai; nella sua ira li inghiottirà il Signore, li divorerà il fuoco. Eliminerà dalla terra il loro frutto, la loro stirpe di mezzo agli uomini”. “Se questa è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello Spirito. E nello spirito andò a dare l’annuncio anche alle anime prigioniere, che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè …”. Prima Lettera di Pietro 3, 17-20. In Apocalisse 1, 18, Giovanni racconta di aver visto uno “simile ad un Figlio d’uomo” che gli aveva detto: «… Ero morto ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque che cosa hai visto …». In numeri 16, 28-35, Mosè annuncia che agisce per volere di Dio e non di sua iniziativa; poi: «… se la terra spalanca la bocca e li ingoia con quanto appartiene loro, di modo che essi scendano vivi negli inferi, allora saprete che questi uomini hanno disprezzato il Signore». “Come ebbe finito di pronunciare queste parole, il suolo si squarciò sotto i loro piedi, la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Core e tutti i loro beni”. Nel Salmo 6, si canta o si recita, riferendosi a Dio: “Nessuno tra i morti ti ricorda. Chi negli inferi canta le tue lodi?”, proprio per sottolineare la distanza dei dannati da Dio, coloro che finiscono agli inferi. L’inferno è la sede storica di Satana, il Diavolo, e dei demòni. Questi spiriti malvagi, possono entrare nelle persone e negli animali (come nel caso dei diavoli entrati in una mandria di porci, provenienti da una persona, fatto descritto nei Vangeli), per mezzo delle possessioni diaboliche, o infestare dimore tranquille ed anche alterare la salute delle persone, tramite vessazioni diaboliche. Vi è una gerarchia di demòni infernali, che giunge fino a Satana. Non sono credenze medioevali, sono realtà che, chi si trovi a viverle, soffre davvero tanto. In questi casi, non basta lo psichiatra, ci vuole proprio l’esorcista. Ultimamente, la dominante mentalità scientista e materialista, atea, con tutto il rispetto, non consente di credere più a queste cose, causando un danno irreparabile sul piano spirituale. Gli esorcisti sono sempre di meno; quelli pochi rimasti, si danno un gran da fare con i tanti casi, che, per la maggior parte, si portano a lungo avanti nel tempo, prima di poter giungere alla liberazione della persona. Un indemoniato lo riconosci dal fatto che ha manifestazioni superiori a quelle di un essere umano e negative, malvagie e ostili alla chiesa cristiana e al cristianesimo. Dio ha dato la libertà agli uomini, quindi una qualsiasi persona ha la libertà di vivere come vuole, senza essere tacciato di essere un demonio, nel rispetto della propria fede e degli altri. Sono contrario alla attuale caccia alle streghe, che mi sembra frutto di una paura eccessiva, in cui si veda il diavolo ovunque. Quindi, i profeti, la tradizione religiosa ebraica e cristiana, esprimono, per scritto, la certezza che vi sia un luogo di pena, dopo la morte, in cui finiscono le anime delle persone che abbiano agito contro Dio e contro gli altri esseri umani. Un luogo dove la pena sia ardere in eterno con le pene del fuoco che brucia, un luogo che, simbolicamente, è stato collocato in basso, sotto terra. Per soccorrere questa credenza antica, potremmo dire che, al centro della Terra c’è il magma di fuoco: lo sappiamo grazie alla Scienza.

Demoni

Aurelio Nicolazzo, Roma – Centro Studi di Frontiera

Ebook: Il Diavolo.

Le profezie degli ultimi tempi

Ultimi tempi

In allegato, qui, una mia ricerca sulla profezia dei “tre giorni di buio”, con contributi personali che possano aiutare nella comprensione delle profezie apocalittiche. Personalmente sono molto fiducioso sul destino dell’umanità, però ritengo interessante dare uno sguardo a questo avvertimento che ci invita, comunque, ad essere migliori.

Aurelio Nicolazzo – Centro Studi di Frontiera

La Madonna appare – ebook

La Madonna e i regimi totalitari – ebook