Analisi Dimore Infestate: tutti presi

Da poco tempo, pochi anni, siamo stati tutti, noi esperti, contagiati dall’analisi delle dimore infestate dai fantasmi. Ѐ una nuova moda che si sta sviluppando anche grazie a giovani determinati e preparati, anche grazie alla divulgazione sui social, quali il proiettore di video youtube.com. Dal canto mio è un esercizio che porto avanti da sempre, parallelamente alle tecniche di comunicazione spontanea con le entità disincarnate. Fin dalla fine del 1991 e l’inizio del 1992, ebbi la fortuna e l’onore di comunicare con lo spirito di Marilyn Monroe che già mi era apparso in sogno, avendomi lasciato messaggi misteriosi, da approfondire. Fu la scrittura automatica a dipanare una vicenda che non ho ancora divulgato e che mi diede la possibilità di approfondire determinate conoscenze, anche culturali. Oggi, non appena esprimo una preghiera per la bellissima bionda di Hollywood, la vedo comparire mentre mi lascia un bacio, per ringraziarmi. Fra le anime dell’aldilà che maggiormente e più facilmente compaiono, Marilyn Monroe è la maggiore. La vedo come una immagine di basso tono, ma molto ben chiara, in movimento, ad occhi aperti, nella realtà circostante, davanti a me. Riguardo alle analisi delle dimore infestate, bisogna rendersi conto bene di cosa si tratti. Se si sia di fronte ad una energia di tipo maligno e negativo, oppure ad un defunto. Questa analisi è spesso semplice, in quanto una energia maligna tenta di spaventare i proprietari e l’operatore, con rumori violenti ed improvvisi che non trovino spiegazione nel movimento di cose e persone esistenti. Spesso si odono urla e rumori metallici di catene che immobilizzano l’entità negativa nella sua dimensione. Circa i defunti che risiedono in una abitazione, si odono salire e scendere le scale durante la notte, si odono parlare da soli o fra loro, si possono sentire i passi nel piano di sopra o in un corridoio la notte. Per gli operatori più preparati, è possibile dialogare con essi, essendo determinato che la loro voce sia dunque ‘voce diretta’, ovvero presente come voce altra nella stanza o nel giardino, con cui poter dialogare. Di tutte queste cose ne ho fatto esperienza diretta. Circa la strumentazione a disposizione per poter catturare la loro presenza, in riferimento alla mia attività di indagini, preferisco lavorare con un apparecchio radio che abbia una gamma di frequenza SW, AM e FM, mentre si registra con un digital recorder ciò che si faccia. Ovvero girare a mano la rondella delle singole frequenze, in modo da trovare le voci che cerchiamo, quelle delle presenze che si manifestino tramite antenna e apparecchio radio-ricevente. Capita spesso che, nel momento in cui si ricevano le voci dell’aldilà, contemporaneamente si illumini il rilevatore magnetico (M1, KII ed altri per intenderci), che segnala un aumento dell’energia elettromagnetica, anche se di poco. Nei casi migliori, tutti i led del rilevatore arrivano ad illuminarsi per qualche istante. Un’altra apparecchiatura che ha dato risultati eclatanti, è la macchina fotografica termica che è stata in grado di rilevare presenze invisibili all’occhio umano, come figura fredda su campo caldo, oppure calda su campo freddo, per lo più. In parallelo, l’utilizzo di un apparecchio fotografico normale, è in grado di rivelarci la presenza di situazioni che, nello stato cosciente ed operativo, magari sfuggano, o per distrazione (in base alle mille attività in corso di indagine) oppure perché la loro essenza si possa vedere meglio in fotografia al computer che non ad occhio nudo. Anche qui mi è successo di trovare dei veri e propri volti impressi su un pavimento, anche molto grossi, e soltanto all’analisi al PC delle risultanze di indagine. Proprio perché medium e per la mole di messaggi che ricevo, per i tanti volti che ho visto e che vedo ancora, per le storie che vivo e che si intrecciano fra loro, dall’aldilà alla realtà concreta, ho inserito l’attività di preghiera per i defunti, come una delle attività più importanti di indagine. Ho scelto la corona dei cento requiem, il santo rosario, la preghiera spontanea e i riti di liberazione delle dimore infestate. Se non preghiamo, non saremo protetti né avremo un buon esito da queste cose, perché non avremmo capito il senso, e cioè che le anime dell’aldilà chiedono preghiere per loro stesse, per evolvere. E, se lo faremo, ci ringrazieranno.

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Fotocamera termica, 2019.

Link:

Il Club dei 27” ebook:
https://www.mondadoristore.it/Il-Club-dei-27-Aurelio-Nicolazzo-Enigma-Edizioni/eai978889930307/

La Medianità Naturale” ebook:
https://www.youcanprint.it/corpo-mente-e-spirito-sovrannaturale/la-medianit-naturale-9788892644441.html

Il Cerchio Medianico “Le Pleiadi”:
https://ilcerchio.simplesite.com/290101024

I contenuti scientifici nelle registrazioni audio paranormali (metafonia).

La ricezione audio dei messaggi scientifici provenienti da altrove

Nella mia più che decennale esperienza di ricezione audio di messaggi provenienti da altrove, ho constatato di aver ricevuto numerosi messaggi, che ho ritenuto di contenuto altamente scientifico. Chi me li passava era una entità che ho riconosciuto in Ettore Majorana, il grande fisico italiano, scomparso nel nulla il 27 marzo 1938 e, con tutta probabilità, rintracciato in Sud America negli anni ’50. Essendo nato nel 1908, oggi sarebbe sicuramente defunto. E non soltanto lui. E altri messaggi sono di probabile provenienza aliena. I messaggi provenienti dai defunti e registrati o soltanto sentiti, per radio o altri strumenti tecnologici, confluiscono nella scienza definita “metafonia”, mentre i messaggi ricevuti alla stessa maniera, provenienti dai presunti alieni, formano la scienza sperimentale della “extrafonia”. In questo testo desidero inserire tutti quelli che ho ricevuto negli anni, fornendo una spiegazione plausibile, lì dove risultino oscuri, perché al ricevente esperto, risultano invece molto chiari, anche grazie ad una forte dose di intuito. Le lettere ‘s.v.’ Vogliono dire ‘stessa voce’.

ANNO 1999

23 ottobre:

“Est Ettore”, maschile. Ettore Majorana fa il suo esordio.

“Fai l’Ettore”, maschile, io: Ettore, sei Majorana?

“Non voglio coprire”, maschile di “Est …”, io: eri vivo quando sei scomparso? La risposta è implicita in ‘Est”. Este nel senso del latino, che vuol dire “è”, più che nel senso di Oriente.

“Catania”, s.v. Lontano. Sempre Ettore che era di Catania.

 

ANNO 2000

15 aprile:

“Ettore, cristiane”, Ettore Majorana

“Esatto, (stanno cercando) di rifugiarsi”, s.v.

Il Professore perora la cristianità, di cui era pieno di sentimento. Pare infatti che si sia rifugiato in qualche convento maschile, dopo la sua scomparsa, ma anche prima.

Ettore prosegue il dialogo criticando la politica italiana del 2000. Poi dice un nome: Orizon, per cui mi perdo, in quanto non saprei inquadrarlo.

 

ANNO 2012

26 maggio:

“Bravo Auré”, voce su rumore di base, durante registrazione microfonica. 1

“… America … poco importa … alza la testa … ci potrebbe essere qualche risposta a tettonica … carica … carica e non ti perdere … è poco importante … la nostra risposta è importante … la nostra risposta avrà una risposta architettonica perché il padre non vuole quella chiesa, c’è Satana …”. Extrafonia probabile, in cui gli alieni non benedicono il rapporto di noi umani con Satana e riferiscono un contatto diretto con Cristo e non con Satana, di fatto, lavorando per Cristo.

28 maggio:

“Modula è la chiave per questi rapporti”

“La chiave è il modulo, il modulo …” forte

Qui si sostiene che è bene fornire una modulazione di fondo, un’onda su cui possano agganciarsi le voci, per risultare più marcate. La modulazione può avvenire con dell’acqua che scorra di continuo, o un rumore di fondo qualsiasi, modulato e non aggressivo.

29 maggio:

Registrando con il Metalab, circuito elettrico ricevente, con due entrate, antenna e microfono a bassa frequenza, una amplificazione a transistor e una uscita audio.

“Tre canale” e un’altra voce lontana “Noi siamo della morte”

Che esprime l’origine medianica della voce.

“ARE … magnetic” potrebbe essere Janis, la seconda frase e flebile ma si sente con l’accento anglosassone.

La cantante Janis Joplin, morta alla Terra nel 1970, che mi onora spesso di visioni e messaggi. ARE è la filosofia dell’ARE, dell’unione degli opposti nell’uomo, trasmessami dagli alieni.

30 maggio:

Registrando con il Metalab.

“I numeri … tachioni”

Qui il messaggio di incerta origine è per me oscuro. Forse si riferisce alle formule che si possono associare alla teoria dei tachioni, per giungere un passo più avanti. I tachioni sono particelle con massa immaginaria e velocità superiore a quella della luce. Forse è un preciso riferimento agli studi del Professor Ettore Majorana.

4 giugno:

“Ancora una volta intigna, senti il segnale”.

Qui per incoraggiarmi a non mollare, nei momenti difficili che ci erano stati. 2

“Elettronica” lontano

“Grande spettacoli col microfono”

“Tre” bene, si tratta del codice canale del Metalab

“Microfono Auré fai il microfono”

“Microfono è opportuno, rispetti”

Si parla della tecnologia di comunicazione.

5 giugno:

Registrando dal nuovo apparecchio radio multifrequenza (SW, AM, FM).

“Leggi Pitigrilli Auré, Demofilo” Janis, più lontano che conferma e parla del medium Demofilo Fidani, romano.

Messaggio metafonico esplicito.

9 giugno:

Dall’apparecchio radio ricevo e registro un messaggio importante di Janis Joplin che mi parla di Creta dove dice di essere stata. Io non ne sapevo alcunché, poi ho trovato, dopo, queste risultanze su Internet e una canzone di Janis che parla di Creta e anche di Roma, dove vivo io.

“Sono morta a Creta*” Janis (messaggio metafonico ricevuto)

“Questa notte co te” Janis (idem)

Località: Matala, Isola di Creta, Grecia
Che ne dice Margò: l’hotel si trova nel centro di Matala, nella costa sud di Creta, a pochi passi dal mare e dalle famosissime grotte, utilizzate dai romani come tombe e riscoperte negli anni ’60 dai giovani hippy che le utilizzarono come luogo di ritrovo e di soggiorno. Chi non ricorda Under the Moon of Matala di Janis Joplin, scritta probabilmente proprio qui? Le grotte si affacciano su quella che molti considerano la più bella spiaggia di Creta, ampia e di sabbia fine.
Non ne sapevo alcunché!!!

Under the Moon of Matala (Janis Joplin)

Come on down to the Mermaid Café and I will
Buy you a bottle of wine
And we’ll laugh and toast to nothing and smash our empty glasses down
Let’s have a round for these freaks and these soldiers 3
A round for these friends of mine
Let’s have another round for the bright red devil
Who keeps me in this tourist town…
Maybe I’ll go to Amsterdam
Maybe I’ll go to Rome
And rent me a grand piano
And put some flowers ’round my room
But let’s not talk about fare-thee-wells now
The night is a starry dome
And they’re playin’ that scratchy rock and roll
Beneath the Matala moon

Metafonia pura.

16 giugno:

“Fermi” il grande scienziato italiano dice il suo nome. Fu uno dei direttori del “Progetto Manhattan” e il professore di Majorana e degli altri futuri scienziati del “Gruppo di Via Panisperna”.

21 giugno:

“Microfono così” l’entità approva il metalab o anche la registrazione microfonica perché, anche se si sente poco con questo metodo a volte, io sento e sono felice con i miei amici dell’Oltre.

19 ottobre:

“Simplex”, Janis fa riferimento alla tecnica di comunicazione ad una sola direzione, definita “Simplex”.

 

ANNO 2013

23 aprile:

“Kirlian” femminile forte dalla radio, sottolinea l’importanza dell’analisi dell’aura per le diagnosi delle malattie: devo approfondire.

2 novembre:

“Ettore”. Ettore Majorana si ripresenta.
ANNO 2014

16 gennaio:

“Connettersi, Parsec”, voce di un alieno di cui conosciamo il nome.

Da Wikipedia leggiamo:
Il parsec (abbreviato in pc) è un’unità di lunghezza usata in astronomia. Significa “parallasse di un secondo d’arco” ed è definito come la distanza dalla Terra (o dal Sole) di una stella che ha una parallasse annua di 1 secondo d’arco.

Si riferisce forse ai viaggi cosmici.

25 settembre:

“Ammette Marte”, alieno maschile, forse circa le fotografie della NASA.

 

ANNO 2015

6 febbraio:

“Roswell nuclear Roswell1”, extrafonia che impone all’attenzione una relazione fra l’incidente di Roswell e la corsa al nucleare dei Terrestri.

3 marzo:

“Isopo2”, maschile, leggi ìsopo.

3 aprile:

“Morto in linea, sono morto in linea”, maschile lontano metafonico, che esprime tutta la realtà del contatto fra i defunti e noi.

16 aprile:

“Obison è morto”, annuncio della morte di un alieno dell’equipaggio di Nopsuel.

7 maggio:

“Non temersi il contatto con i morti”, voce metafonica anziana femminile sulla bontà del fenomeno, che non è pericoloso, se gestito a dovere.

15 maggio:

“Norad3, problema Auré”, maschile su un certo eventuale allarme dell’epoca, di cui non sono al corrente.

3 agosto:

Registrazione nel giardino della casa in Calabria:

“Quanti”, maschile, e, sulle prime, non capisco il senso della parola, poi specificata subito dopo:

“I quanti4”, maschile, sarà allora Majorana, nel mio giardino. Ciao Ettore.

19 settembre:

“Coltivo gli elettrodi”, maschile sulla metafonia e le nuove vie (metalab e digital recorder, oltre alla videocamera).

 

ANNO 2016

22 febbraio:

6:23 “Epsilon”, vocina aliena da microfono esterno. Non so se ‘Epsilon’ sia un nome, forse alieno, oppure un riferimento di tipo matematico in relazione con la fisica, per indicare la ‘permittività elettrica’, caratteristica del vuoto. Potrebbe avere a che fare con il sistema scientifico di trasmissione dei messaggi.

 

ANNO 2017

17 febbraio:

“Due universi”, voce femminile
“Due universi, mantieni rapporto”, s.v.
10:18 “Le regole”, s.v.
10:21 “Un altro universo”, s.v.

Qui sembrano parlare degli universi parallelli, di una realtà altra, contemporanea alla nostra.

3 marzo:

ricevo diversi messaggi di Azzurrina, la bambina fantasma del Castello di Montebello in Romagna, che mi rilascia messaggi di incoraggiamento alla ricerca. La voce presunta della bimba è già stata registrata nel castello dagli studiosi dell’Università di Bologna.

La registrazione paranormale delle voci dell’aldilà (e di quelle aliene), con mezzi tecnologici adeguati, epoca per epoca, lungi dall’essere una mia invenzione, era già stata elaborata da studiosi e professionisti, dagli anni ’50 in poi. Persino il Vaticano, nella figura di Papa Pio XII, se ne era costruttivamente interessato. Oltre a questa nuova tecnologia, ve ne era un’altra, il Cronovisore, una macchina con cui rivedere gli eventi storici più importanti su uno schermo video, e anche cosa facesse una persona in un dato momento. Secondo gli studiosi che ne hanno scritto, sarebbe chiusa nei sotterranei del Vaticano. Io ritengo che sia nei sotterranei la macchina a valvole originaria, mentre ne sarà stata fatta una versione tecnologica moderna, adeguata al progresso scientifico, man mano. Ma chissà.

Questo mio lavoro potrebbe essere utile alla scienza italiana che, però, è troppo chiusa nei meandri di un materialismo cosmico ateo e, quindi, si impone dei limiti che, a mio avviso, dovrebbe sollevare, per poter andare oltre. Majorana questi limiti li aveva sollevati ed era andato oltre.

Siamo nel giorno 5 maggio 2018, ricco di energie, spesso negative, nella tradizione. Questo testo con questi messaggi, consegna alla Scienza un paradigma, scoperto negli anni, che non può ignorare oltre. Le diverse origini dei messaggi sono evidenti, controllate con il discernimento della mia esperienza. Non escludo che alcuni messaggi ben uditi e ben trascritti, possano essere stati cambiati in altri messaggi. Questo misterioso cambiamento avviene spesso, perché ciò che conta non è il messaggio in se stesso, bensì il contatto e la sua continuazione nel tempo, nelle varie forme. Però, in sintesi, ciò che conta è l’amore!

 

Aurelio Nicolazzo, Roma – 6 e 7 maggio 2018 http://csf.xoom.it

http://ilcerchio.simplesite.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Fotografia medianica

0 foto 65 - 1983 Vienna Schonbrunn

“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”, William Shakespear, da “Amleto”. Queste parole, sebbene frutto di fantasia di un autore importante, rispecchiano il pensiero di ogni persona aperta alla comprensione della realtà e di tutte le sue manifestazioni. Una apertura mentale, disposta ad accettare eventuali manifestazioni paranormali, o che sfuggano alle leggi scientifiche conosciute. In presenza di fenomeni come il Poltergeist, il movimento inconsulto di oggetti in una stanza, la telepatia, ovvero la trasmissione di un pensiero ad un’altra persona o la ricezione di esso, la possessione diabolica, in cui una persona normale viva fenomeni di ostilità alla cristianità tutta, patologie psichiatriche e fenomeni non conosciuti, come la levitazione in aria o il parlare lingue sconosciute e antiche, l’atteggiamento del ricercatore scientifico deve essere di accettazione e catalogazione dei fenomeni, di studio di essi, di concezione di una teoria. La medianità, per esempio, che parte della Chiesa cattolica stigmatizza come fenomeno diabolico, in realtà è una manifestazione spontanea degli spiriti che risiedono nell’aldilà, di persone disincarnate, che abbiano bisogno di comunicare qualcosa di lasciato in sospeso, una richiesta di preghiere, una vicinanza ad una persona ritenuta cara, grazie alla permissione divina. Ci sono medium che non applicano tecniche utilizzate da altri, come il bicchierino, la planchette, la catena spiritica e altro, e che possono dialogare direttamente con i defunti, come una grazia ricevuta da Dio, per consolazione e aiuto. Il caso della mistica calabrese Natuzza Evolo ha fatto scuola ed era conosciuto ed accettato dai tempi antichissimi del 1900. Quello che viene a mancare, spesso, è il rispetto di queste cose, anche se non le condividiamo o non vi prestiamo né fede, né attenzione. L’epoca dei media, alla faccia della nota legge della ‘par condicio’ di Scalfariana memoria, esalta posizioni parziali e spesso atee, scientiste oltre ogni misura e materialiste. Ad ogni modo, secondo il mio parere, ognuno può vivere queste cose come desideri, l’importante è che rispetti l’altra parte, cosa che non sta avvenendo, peggio che nei tempi passati della diatriba scienza-parapsicologia. Qui voglio parlare di una tecnica medianica, che non chiama spiriti, non effettua evocazioni, ma, alla pari della metafonia, la registrazione delle voci dall’aldilà, ottiene il contatto già da sé: la fotografia medianica. Già da molti anni ottengo risultati con questa tecnica. Si tratta di utilizzare le normali macchinette fotografiche digitali che abbiamo tutti (io non uso i telefoni cellulari con fotocamera, per ora), e, in particolari condizioni, ottenere foto di spiriti presenti dentro e fuori casa. Il momento migliore della giornata in cui operare è la notte, nel silenzio totale, quando la gente riposa per una nuova giornata lavorativa. L’oscurità, il silenzio, favoriscono la manifestazione degli spiriti che, comunque, si mostrano meglio in quelle ore. A seconda delle condizioni di rumore, è da preferire il periodo dalla mezzanotte alle 3:00 di mattina. La fotocamera potrà essere posta sul treppiede, oppure utilizzata a mano. Il treppiede è necessario se vogliamo usare una gamma ISO meno sensibile, come 80 o 100 ISO, che ha il vantaggio di fornire meno effetto sabbiato della base della foto. Con questi ISO, il tempo dello scatto alla penombra è più lungo e quindi, avendo la macchina fotografica in mano, la foto risulterebbe fatalmente mossa. Bisogna localizzare gli specchi della stanza, le altre superfici riflettenti e le zone di contrasto fra luce e ombra. La luce della stanza deve essere bassa. Una volta scattate le fotografie, si potrà scaricarle subito al computer ed iniziare la fase di analisi di ogni singolo fotogramma della serie. Oggi ho l’occhio esperto e ci metto meno tempo di tanti anni fa, quindi riesco a rendermi conto dove pescare una vera presenza e non una traslucida deformazione figurativa, di cui siamo tempestati. Consiglio vivamente un apparecchio fotografico professionale, che aiuta non poco nella fase di ingrandimento delle sezioni minime, ove vi siano delle presenze. Capita spesso di avere un ritaglio che misuri circa 150 pixel e, se lo vai ad ingrandire, si rischia di perdere proprio il senso di quello che si è fotografato. Quindi il numero di megapixel più alto possibile, ma soprattutto un processore di qualità. Ritengo che il fenomeno della fotografia medianica si verifichi anche grazie ad una capacità, più o meno presente, dell’operatore fotografico. La tecnica della fotografia medianica è molto utilizzata nelle analisi delle dimore infestate dai fantasmi perturbatori e la si applica in aggiunta agli altri strumenti di intercettazione delle presenze, come videocamere a raggi infrarossi, strumenti di misurazione magnetica e apparecchi audio-riceventi. Vi garantisco che, quando in una foto compaia una persona cara, la gioia è davvero tanta, perché dimostra il suo amore per noi e la permissione divina a tale manifestazione. Questa è la nuova tendenza del Movimento della Speranza, questo è il lavoro del “Cerchio Medianico Le Pleiadi – Roma”.

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18-04-14_07_testa di Janis Joplin

Fotografie, elaborazioni digitali e testi, Aurelio Nicolazzo, Roma.

Cerchio Medianico “Le Pleiadi”, Roma, sito Internet qui.

 

Metafonia: anno 2018

metalab

Il Metaphonc Lab o Metalab

Lo scientismo scatenato non ammette più alcun fenomeno paranormale o apparizione mariana. Viviamo in un’epoca in cui il materialismo non vuol sentir parlare di spirito. Ed è un peccato, perché ne riceverebbe una crescita e un nuovo slancio, diverso ma sempre libero e fecondo. Uno degli argomenti che la ricerca psichica offre agli studiosi e agli appassionati, è la metafonia. In precedenza chiamata psicofonia, è la pratica della registrazione delle voci che provengano dall’aldilà. Per fare questo, nel corso delle varie epoche storiche, si è ricorso all’uso di magnetofoni a bobina, a nastro a cassetta, radio, al digital recorder e al computer. E’ successo anche a me di ricevere una telefonata dall’aldilà: mia nonna, defunta da almeno un decennio, ha risposto al mio ‘pronto chi parla’, così: «Aurelio, sono la nonna», e ho riconosciuto la voce della nonna Angelina. Allora ho provato a parlarle, a chiedere, ma lei non mi ha più risposto. Era circa il 1986/87 e avevo ventidue anni. Da bambino, invece, avevo registrato una trasmissione radio della Rai, in cui si parlava della registrazione delle voci dei defunti. Nel corso della trasmissione, in cui si illustravano il fenomeno e le procedure di allora per ottenerlo, potei ascoltare un coro di presunte voci dell’aldilà. La cosa mi impressionò molto, ma non mi resi conto mai, come mai io fossi lì, all’età di dieci anni, ad ascoltare un programma sui defunti. La audiocassetta della trasmissione, di ottima qualità, fu poi da me cancellata, avendoci registrato sopra della musica: ancora mi mangio le mani. Nel 1999, dopo i furibondi eventi della mia vita, cominciai la sperimentazione della psicofonia, che ribattezzai metafonia, meglio, per distinguerne l’origine: metafonia, origine dall’aldilà; psicofonia, origine psichica delle voci registrate (dubito, se non in caso di fenomeni diabolici). Ma le voci che registriamo a volte o spesso, da dove provengono? Molti hanno parlato di onde radio di trasmissioni legate all’attività dei radioamatori, a trasmissioni radio convenzionali o altre intossicazioni audio. Altri hanno parlato di un rumore qualsiasi che il cervello interpreta come una frase, una parola, trasformando lui il rumore in audio parlato. Entrambe le cose possono a volte verificarsi, ma non sono la spiegazione della metafonia. Quando registro una voce che mi chiama per nome e in casa non c’è nessuno, è evidente che l’origine non è convenzionale. Anche il tono della voce, la sua cadenza, le modalità con cui le voci dell’aldilà si esprimono, sono diverse dalle nostre voci di umani terrestri. Quindi le voci provengono davvero da altrove. Spesso i messaggi parlano del mio privato, di eventi storici di attualità, di profezie, di consigli, di saluti, di richieste di preghiera. Malgrado ciò, però, ho scoperto una doppia modulazione delle voci anomale registrate. Una è quella che abbiamo visto, legata alle voci dell’aldilà, l’altra ha modalità diverse e spiegazione diversa. Le voci di questa seconda modalità, sono chiare e seguono una metrica e un contesto di persone vive, ma il contenuto dei messaggi è assolutamente difforme da una comunicazione audio umana. Si parla di profezie, di altri mondi, di dischi volanti e dei nomi dei presunti alieni. In questo caso, dobbiamo parlare di extrafonia, in base all’origine presunta, appunto extraterrestre.

Parlando degli strumenti tecnici che utilizzo per comunicare con gli esseri dell’oltre, amo molto la radio, nelle frequenze AM e SW. La radio può essere collegata al computer per una registrazione diretta delle emissioni radio, oppure si può registrare nella stanza la radio che lanci segnali audio, con un registratore digitale. In questo secondo caso, si ha il vantaggio di registrare anche voci esterne alla radio, nella stanza, che si giovino dei rumori prodotti dall’apparecchio radio. Un altro metodo seguitissimo da me, è l’uso del Metalab (Metaphonic Lab), un circuito elettrico particolare, fatto da me sulla base dei circuiti utilizzati dai maestri del campo: Gabriella Alvisi e Paolo Presi, la Transcomunicazione tedesca. In questo caso, l’entrata del circuito è assicurata da un microfono a bassa frequenza (non ne trovo più in giro) e da una piccola antenna a lunghezza variabile. Un transitor garantisce l’amplificazione dei segnali. Non ne ho messi di più, perché si produce poi un rumore di fondo elevato. Anche l’utilizzo di un semplice registratore digitale messo in una stanza, consente buone registrazioni. Alcuni apparecchi sono basilari nelle attività di investigazione nelle dimore infestate dai fantasmi. I messaggi audio sono importanti, ma è anche meraviglioso scattare fotografie paranormali ai fantasmi. Con una semplice fotocamera digitale, non si può ricreare il Cronovisore con la sua potenza, ma si può ricevere segnali visivi da altrove. Ma di questo ne parleremo un’altra volta.

Circa le entità che si manifestano nelle sedute di registrazione, in cui, ricordo, non si evocano spiriti, ma si prega Dio, spesso parlano entità inviate dalla sommità celeste per confortare il medium nelle angosce della propria vita, che, spesso, è piena di sofferenze, soprattutto morali. Altre volte sono i parenti defunti. Altre ancora entità religiose, santi, persone conosciute nei media e defunte da anni, e così via. Riguardo al contatto alieno, trovo molto utile questo canale, che oggettivizzi i messaggi, già, il più delle volte, ricevuti per via telepatica. Via mentale, usata anche per la comunicazione medianica coi defunti, ma, in questo caso, il rischio di perdere il controllo e di subire una intossicazione medianica, causata da una presenza incontrollata di spiriti che si insedino dentro il medium, è molto alto. Pertanto vi consiglio di non farlo. Se volete, registrate. Il riascolto avviene, per forza di cose, in cuffia, grazie all’utilizzo di software per ‘trattare’ le tracce audio. Il computer credo sia fondamentale oggi come oggi e ci distingue dai padri della metafonia. E, in effetti, come molti sperimentatori hanno ottenuto, i vantaggi sono incalcolabili. I maggiori problemi subiti dai padri nella loro sperimentazione, oggi sono superati dal software. E anche io li utilizzo. Una cosa che ritengo fondamentale è la preghiera. I defunti che vengono a noi, hanno bisogno di preghiere, è la cosa di cui hanno più bisogno. Quindi bisogna pregare per loro. Agli alieni basta inviare messaggi di amicizia cosmica e di benvenuto. Il rischio: qualche spirito di tipo basso, dispettoso e malevolo che ci lanci parolacce, oppure bestemmi, oppure dica menzogne per impaurirci o cerchi di deviarci dalla verità. Bisogna non dare loro attenzione, pregare che ne siamo preservati, e guardare oltre, avanti, sorpassarli. Circa i contenuti, magari, ve ne parlerò in un altro articolo. Per ora mi fermo qui e vi ringrazio dell’attenzione dedicatami.

Aurelio Nicolazzo – Roma – 18 marzo 2018, ore 19:54

Centro Studi di Frontiera

Il Cerchio